ANGUILLAIl Ministero della Salute ha prorogato di altri dodici mesi il divieto di immettere sul mercato e di commercializzare al dettaglio le anguille del Lago di Garda.
Gli operatori del settore alimentare non potranno destinarle all’alimentazione umana, non essendo risultate indicazioni diverse dalle attività di monitoraggio.

Il Piano di monitoraggio 2015-2016 prescrive la valutazione dei livelli di contaminazione da diossine e PCB nelle anguille del Lago di Garda e la possibilita’ di utilizzo alimentare per l’uomo di esemplari dell’intera popolazione o di specifiche sottopopolazioni. Alla data di emanazione della proroga ministeriale non erano ancora disponibili gli esiti analitici del monitoraggio, in quanto le attivita’ di campionamento si sono protratte “a causa delle condizioni climatiche che hanno influenzato il periodo della migrazione delle anguille e quindi la pesca degli esemplari”.

La valutazione dei livelli di contaminazione di diossine e PCB in campioni di prodotti ittici del Lago di Garda è contenuta nella relazione del 24 aprile 2015,a cura del Laboratorio nazionale di riferimento
per le diossine e i PCB in alimenti destinati al consumo umano. In assenza di dati aggiuntivi e in considerazione della persistenza degli inquinanti riscontrati negli anni precedenti nelle anguille, il Ministero della Salute ha ritenuto “necessario prorogare ulteriormente le misure stabilite nella ordinanza del 2011 (“Misure urgenti di gestione del rischio per la salute umana connesso al consumo di anguille contaminate provenienti dal lago di Garda“)

Gli enti territorialmente competenti sono le Regioni Lombardia e Veneto e la Provincia autonoma di Trento.

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Ordinanza 8 giugno 2016
Proroga dell’ordinanza 17 maggio 2011 e successive modificazioni recante misure urgenti di gestione del rischio per la salute umana connesso al consumo di anguille contaminate provenienti dal Lago di Garda
Gazzetta Ufficiale n.151 del 30 Giugno 2016

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