Martedì, 12 Aprile 2016 10:53

lattePrimi sviluppi della vicenda Lactalis, dopo che il gruppo francese ha deciso di non rinnovare l’accordo con gli allevatori liguri.

Latte buttato perchè pagato troppo poco. Con un accordo tampone la Regione Liguria evita lo scempio del latte “in concimaia”. In attesa di un intervento deciso del Governo e di nuove regole a tutela di produttori e consumatori, potrebbe essere essere ratificato già in settimana l’accordo con il “Caseificio Pugliese”, azienda con sede a Lauriano, in provincia di Torino, che si impegnerebbe a comprare parte del latte prodotto dagli allevatori liguri.

Seppur non definitivamente, questo accordo allenterebbe la presa sulla situazione attuale degli allevatori, costretti a gettar via litri e litri di latte per evitare gli sprechi e le basse remunerazioni degli ultimi mesi. L’accordo permetterebbe inoltre di studiare una soluzione futura su più ampia scala, utile a riformare il settore agroalimentare della Liguria.

“Mentre gli altri ululano alla luna la Regione Liguria trova soluzioni. Ora però serve anche un intervento deciso del governo”. E’ il commento del Presidente Giovanni Toti circa la soluzione tampone individuata grazie all’assessore regionale all’Agricoltura e Allevamento Stefano Mai e alla Coldiretti Liguria per salvare il latte prodotto dai soci della cooperativa Val Polcevera dopo il mancato rinnovo del contratto di acquisto da parte di Parmalat. L’accordo, che sarà ufficialmente sottoscritto venerdì prossimo, prevede infatti che il latte venga conferito ad un caseificio con sede in provincia di Torino, evitando così lo scempio del latte in “concimaia”, come avvenuto in questi giorni.

“Per valorizzare i prodotti italiani – aggiunge il governatore Toti – servono regole chiare, in grado di tutelare i nostri produttori, le produzioni e i consumatori che, come in questo caso, hanno tutto il diritto di consumare il latte genovese. Come Regione Liguria ci batteremo affinché questo accada con la speranza – conclude – di non essere lasciati soli come troppo spesso accade”.

In gioco non solo il latte ligure- Già l’hanno scorso Coldiretti- al tavolo del latte istituito al Mipaaf dichiarava:  «C’è la volontà di alimentare tensioni nel Paese con la provocatoria offerta di un centesimo in più per litro di latte che umilia il lavoro quotidiano degli allevatori italiani». Secondo l’associazione di categoria, in questo modo si vuole deliberatamente destabilizzare il sistema proprio nel momento in cui la ripresa dei consumi, dell’economia e dell’occupazione fa ben sperare anche per l’agroalimentare che è la principale voce di spesa dei cittadini. «Si rischia di annacquare – precisava la Coldiretti in comunicato stampa – i buoni risultati per il settore agricolo realizzati con la legge di stabilità varata dal Governo Renzi. Una comoda sponda per le forze che non credono nel Paese e vogliono mantenere bloccata l’Italia. Si tratta di una chiara dimostrazione che la multinazionale francese Lactalis, proprietaria dei marchi Parmalat, Galbani, Locatelli e Invernizzi, insieme ad altri industriali vuole colpire il vero Made in Italy, fatto con latte italiano».

0 Comments

Leave a reply

©2024 ForumCani.com