La sindrome della dilatazione-torsione gastrica (GDV) è una condizione patologica acuta spesso letale per i cani, in cui lo stomaco ruota sul suo asse e si dilata a causa dell’eccessivo accumulo di gas e fluidi.

Lo stomaco è una struttura sacchiforme ed è situato nella parte anteriore dell’addome appena dietro il diaframma e il fegato. Si trova tra l’esofago e l’intestino tenue. In cani di taglia grande e gigante può essere posizionato completamente all’interno della gabbia toracica.

Lo stomaco normalmente contiene quantità variabili di cibo e secrezioni gastriche comprese muco, acidi ed enzimi. Contrazioni ritmiche e periodiche permettono il rimescolamento e la spinta del contenuto gastrico nell’intestino tenue.

LE CAUSE

La causa della sindrome di dilatazione-volvolo gastrico non è pienamente compresa. Si pensa infatti che siano coinvolti fattori anatomici, ambientali, fisiologici e patologici.

In uno studio sono stati ipotizzati due scenari patogenetici:

Nel primo scenario si ipotizza che l’evento primario sia la rotazione dello stomaco (volvolo), che poi provoca ostruzione del deflusso gastrico;

Nel secondo scenario invece si ipotizza che si verifichi primariamente una ostruzione del deflusso gastrico che porta alla dilatazione del stomaco che poi ruota su se stesso.

Nella maggior parte dei casi l’evento scatenante è rappresentato da un pasto molto abbondante che provoca la dilatazione dello stomaco. Lo stomaco così repleto può arrivare ad un punto in cui non riesce ad espellere né il cibo, né i gas prodotti.

Lo stomaco può dilatarsi tanto da riuscire ad eseguire una rotazione sul proprio asse. Nella maggior parte dei cani ruota tra i 180° e i 360​​° in senso orario. Nel 22% dei casi si può verificare dilatazione gastrica senza rotazione.

Il gas in eccesso si pensa derivi in parte dall’aria deglutita e in parte dalla digestione acida del cibo. I liquidi invece sono rappresentati dal succo gastrico e dal liquido prodotto in seguito alla congestione venosa.

La rotazione dello stomaco può portare al blocco della fornitura di sangue allo stomaco stesso. La milza, che è strettamente collegata a quest’organo, può ruotare a sua volta e spesso si verificano lacerazioni o arresto del suo apporto di sangue.

Lo stomaco così ruotato ed estremamente dilatato ostacola il flusso sanguigno della vena cava e delle altre grandi vene che trasportano il sangue dagli organi addominali e dagli arti posteriori al cuore.

Gli effetti di questo evento sono molteplici:

-Primo, il cuore riceve molto meno sangue da pompare ai polmoni e al resto del corpo. In risposta a questo, la frequenza cardiaca aumenta e la fornitura di sangue ai tessuti meno essenziali e agli organi diminuisce. Questa è una risposta fisiologica di emergenza, però, a lungo termine il cuore potrebbe cedere a causa della ridotta fornitura di sangue ossigenato. Questo porta all’insorgenza di aritmie e shock cardiogeno.

-Questa mancanza di afflusso di sangue all’organismo provoca danni ai tessuti e l’accumulo di metaboliti tossici.

La maggior parte degli animali che arrivano in clinica con questo quadro, risulta spesso in stato di shock e se non si interviene tempestivamente il paziente spesso non sopravvive.

SINTOMI

I sintomi iniziali sono spesso associati al dolore addominale. Questi possono includere:

-sguardo ansioso

-sguardo rivolto all’addome

-posizione da “stretching”

-ipersalivazione

-distensione dell’addome

-conati di vomito improduttivi

In poco tempo l’animale potrebbe cominciare ad avere difficoltà respiratoria a causa della pressione esercitata dallo stomaco sui polmoni, e l’addome potrebbe dilatarsi a vista d’occhio.

All’esame in clinica, i pazienti mostrano spesso un’ elevatissima frequenza cardiaca e respiratoria, hanno scarsa qualità del polso, e scarso tempo di riempimento capillare.

La stabilizzazione clinica e la chirurgia devono essere tempestive; infatti i tassi di mortalità aumentano con il passare del tempo.

DIAGNOSI

Vengono eseguite delle radiografie addominali per determinare se lo stomaco è solo dilatato o si trova in una posizione anomala. La proiezione più utile è quella latero-laterale destra. In caso di torsione la porzione pilorica si localizza dorsalmente e potrà apparire come una struttura dorsale separata e repleta di gas.

torsione stomaco2 

CAUSA DI MORTE

Se non si interviene subito subentrano delle gravi complicazioni secondarie:

-La scarsa ventilazione e la diminuita gittata cardiaca portano presto ad uno stato di carenza di ossigeno ai vari tessuti; questo porta alla morte delle cellule nel fegato, reni e altri organi vitali.

-L’intero tratto gastrointestinale è a rischio di morte cellulare e perforazione.

-Le tossine e i batteri presenti in loco, una volta risolta la torsione, potrebbero entrare in circolo causando setticemia, insufficienza renale acuta e insufficienza epatica. Questa condizione è chiamata anche lesione da riperfusione ischemica.

A questo punto è inevitabile il crollo degli organi vitali, il coma e la morte dell’animale.

A seconda della gravità della torsione il cane può vivere fino a 36 ore, ma molti moriranno entro 1-2 ore.

Il tasso di mortalità si aggira intorno al 50% se non si interviene subito.

FATTORI DI RISCHIO

Sono stati pubblicati diversi studi sui fattori di rischio e le cause di dilatazione-torsione gastrica nei cani. Questa sindrome non è ancora completamente nota; tuttavia, è noto che esiste una predisposizione nei soggetti che hanno le seguenti caratteristiche:

-cassa toracica profonda (maggiore altezza toracica rispetto alla larghezza).

Si pensa che tale conformazione sia in grado di modificare il rapporto tra lo stomaco e l’esofago, diminuendo la capacità di eruttazione.

-soggetti anziani.

Con l’avanzamento di età i legamenti che sostengono il tratto gastrico divengono più lassi, e questo rende più probabile l’insorgenza di torsione gastrica nei soggetti anziani. Tuttavia, anche i cuccioli nei primi mesi di vita possono sviluppare GDV.

Inoltre nelle razze predisposte il rischio rimane elevato per tutta la vita a partire dai tre anni di età.

-sono imparentati con altri cani che hanno avuto questa condizione.

E’ stato dimostrato che i soggetti che hanno un fratello o un genitore colpiti da GDV sono sicuramente più a rischio. Questo suggerisce che esistano delle cause genetiche e che la sindrome possa essere trasmissibile. Probabilmente l’ereditarietà del problema riguarda soprattutto l’aspetto anatomico, e quindi i soggetti che ereditano una cassa toracica profonda sono sempre più a rischio.

Sono stati individuati inoltre come fattori di rischio:

-la somministrazione di cibo una sola volta al giorno

-l’eccesso di voracità

-l’esercizio fisico dopo i pasti

-lo stress

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È stato inoltre dimostrato che l’incidenza di questa condizione è decisamente elevata nei cani di razza grande e gigante. Quasi tutte le razze di cani di grossa mole sono state segnalate per aver avuto questa sindrome, ma molte delle razze comunemente osservate sono:

-Alano

-Weimaraner

-Rottweiler

-Barbone

-Akita Inu

-Setter irlandese

-Pastore tedesco

-Terranova

-Labrador retriever

-Golden retriever

La predisposizione di razza ci suggerisce che si potrebbe lavorare sulle linee genetiche per diminuire l’incidenza di questa patologia del 60 %.

PROGNOSI

Senza trattamento, la sindrome è rapidamente fatale. La prognosi per i cani trattati dipende da quanto velocemente vengono trattati. Si riporta un tasso di mortalità del 50%, ma il tasso di mortalità può essere significativamente inferiore se il trattamento è estremamente rapido.

Indicatori chiave per una prognosi infausta sono la presenza di gas all’interno della parete gastrica (poiché indica una grave compromissione parete gastrica), la presenza di gas libero nella cavità addominale (che indica l’avvenuta perforazione gastrica), e livelli di lattato plasmatico superiori a 6 mmol /L alla presentazione (previsione del 58% di possibilità di sopravvivenza).

TRATTAMENTO

Il trattamento di emergenza di GDV comporta la decompressione dello stomaco, il rapido trattamento dello shock, e la valutazione della presenza di rotazione gastrica tramite indagine radiografica. Se si è verificata la rotazione dello stomaco, allora è necessario un intervento chirurgico.

Tutti i cani che hanno avuto GDV dovrebbero essere sottoposti all’intervento di gastropessi chirurgica per ancorare stabilmente lo stomaco alla parete addominale per prevenire così ogni possibilità di recidiva. Infatti se la gastropessi non viene eseguita in questo momento, i tassi di recidiva possono arrivare fino all’ 80%.

Scopri nel dettaglio come si può trattare questa patologia cliccando sul box “Trattamento della torsione dello stomaco”.

A cura della dott.ssa Katiuscia Camboni della Clinica Veterinaria Borgarello.

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