Una trasformazione sorprendente. Questo gattino bianco etichettato come un caso perso in partenza ha sorpreso tutti, sconfiggendo l’anoressia e tornando a sfoggiare una splendida pelliccia, pronto per iniziare la sua nuova vita. 

Merito di una giovane donna che è riuscita dove tutti avevano rinunciato: era determinata a salvare questo gattino, anche se gli altri non credevano sarebbe sopravvissuto. Un vero combattente, tanto da essersi conquistato il nome del protagonista de «Il trono di spade». 

Jon Snow è stato trovato lo scorso 23 giugno in un vicolo di Cheongju, in Corea del Sud. Era in pessime condizioni e sarebbe stato soppresso. Ma quando Rachel Brown ha visto il suo profilo sul sito del gattile, non riusciva a credere a quanto male ha dovuto subire quel povero animale per diventare in quel modo, e ha capito che avrebbe dovuto salvarlo prima che fosse troppo tardi. 

«Il 26 giugno sono andata lì e l’ho adottato. Ho dovuto. Era il gattino perfetto: non mi interessava che fosse malato, non avevo intenzione di lasciarlo morire in una gabbia, da solo, in un gattile». E così ha fatto. Ma lo ha portato dal veterinario e scoperto che non solo era denutrito, ridotto a pelle e ossa, ma rifiutava il cibo, era depresso e anche affetto da Fip, un tipo di coronavirus di solito fatale per i felini. 

Le parole dei medici le hanno «spezzato il cuore. Non ho mai amato un animale così profondamente. Non avevo idea che stesse così male, ma anche se lo avessi saputo, avrei rifatto la stessa cosa». Ha quindi rifiutato l’eutanasia e deciso di fare tutto il possibile per salvarlo.  

Rachel ha avviato una raccolta fondi e aperto una pagina Facebook dove giorno dopo giorno ha aggiornato i progressi del piccolo Jon Snow. E in sette mesi, il cambiamento è stato a dir poco sorprendente. 

Il gattino ha seguito cure a base di antidolorifici e antibiotici. A causa dell’anoressia è stato alimentato artificialmente attraverso un sondino e ha trascorso molto tempo in clinica. Rachel lo andava a trovare tutti i giorni, uscita dall’ufficio. «Dalla sua gabbia mi fissava sempre, non smetteva di guardarmi un attimo», racconta la ragazza, che ha scritto Il suo nome e un messaggio d’ispirazione – «Get well little fighter», rimettiti piccolo lottatore – sul vetro della gabbia. Il primo giorno che ha mangiato da solo dalle sue mani, ha pianto. 

Jon è migliorato giorno dopo giorno, sorprendendo persino i veterinari. «Lui è davvero un piccolo miracolo», sostiene Rachel. Nessuno si aspettava che sarebbe sopravvissuto. E invece oggi è tornato in salute e sfoggia una bellissima e morbidissima pelliccia bianca.  

«Mi segue sempre in casa, non mi lascia un attimo da sola. Dorme con me nel letto e a volte sta con la testa proprio sopra il cuscino. Ama rotolarsi sulla schiena per farsi toccare la pancia e fa tanti piccoli versetti». Jon Snow ha sfidato i più scettici e oggi è un gatto felice pronto a restituire tutto l’amore che ha ricevuto da chi ha sempre creduto in lui. 

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