SION – Quando l’animale domestico diventa vittima dell’ira e della frustrazione generata da una separazione. Vittima della cieca violenza accaduta la scorsa settimana nel canton Vallese è un chihuahua, che non è riuscito a sopravvivere alle ferite riportate.
Come riferisce «Le Matin Dimanche» ad uccidere il cane sarebbe stato un uomo per vendicarsi della separazione voluta dalla sua ormai ex compagna.
Giovane donna che, nonostante abbia tentato di affidarla alle cure della sua veterinaria, nulla ha potuto per strapparlo alla morte. La dottoressa Elvira Schmid: «Il piccolo cane è stato picchiato a morte». Un atto brutale che non ha lasciato scampo alla bestiola che è giunta nello studio veterinario ormai in condizioni critiche.
Il fidanzato della ragazza era stato a casa in sua assenza ed è lui il sospettato numero uno, anche perché la coppia stava affrontando il drammatico periodo della separazione.
La Protezione Svizzera degli animali (PSA) è stata informata dei fatti accaduti in Vallese. La presidente della sezione vallesana, Biliana Perruchoud, ha dichiarato che «il colpevole deve essere punito». Perruchoud ha dichiarato che è stata sporta denuncia contro ignoti.
Come osserva l’avvocato familiarista Anna Reiser, il fenomeno della violenza nei confronti di animali domestici durante il periodo di separazione di una coppia è in aumento. «In situazioni conflittuali gli animali domestici vengono sempre più usati quali strumento di pressione con lo scopo di arrecare sofferenza al partner».
Un caso così grave come quello vallesano Anna Reiser non lo ha mai trattato. Tuttavia ha sperimentato di persona come certe persone si spingano così lontano per danneggiare il proprio ex come il caso di un cane a cui è stato dato intenzionalmente cibo che ha provocato una forte diarrea.
Un grave caso analogo a quanto successo in Vallese si è registrato quest’anno a Zurigo. Dopo un litigio violento con un ingegnere 33enne ha ucciso il gatto, sgozzandolo.
