Venerdì, 25 Settembre 2015 14:27

ciotti cafieroE’ in corso il Consiglio Nazionale Fnovi. A Varese gli Ordini fanno il punto sul loro ruolo istituzionale per “illuminare la salute”.

Procedimenti disciplinari, nuove frontiere della condizionalità e anticorruzione. Sono i temi che vedono impegnata l’Assemblea dei Presidenti degli Ordini provinciali fino a domenica 27 settembre.
I lavori si sono aperti ieri con l’intervento di Maria Teresa Camera, dirigente del Ministero della Salute, sui provvedimenti disciplinari e proseguono oggi con approfondimenti sulla condizionalità.

La Politica Agricola Comune (PAC)  tocca il rapporto tra agricoltura e produzione agroalimentare, assegnando risorse finanziarie a “condizione” che siano garantiti criteri gestionali fortemente collegati alle competenze veterinarie. Il principio della condizionalità, infatti, è uno degli strumenti individuati dall’UE per la concessione dei pagamenti diretti che vengono subordinati al rispetto di particolari regole per cui i premi all’agricoltura non sono più vincolati alle produzioni: per poterne beneficiare, il produttore è obbligato a rispettare altri impegni relativi alla sicurezza alimentare, all’ambiente, all’igiene e benessere degli animali ed al corretto mantenimento dei terreni e degli elementi caratteristici del paesaggio. In questo nuovo quadro di regole la figura del medico veterinario diventa centrale e la condizionalità risulta un sistema di regole che il professionista medico veterinario concorre a gestire nell’interesse del sistema agricolo e produttivo, per tutte le produzioni di origine animale.

Sabato 26 settembre la tavola rotonda “L’etica come professione” vedrà la partecipazione di Don Luigi Ciotti e del Procuratore Federico Cafiero De Raho per parlare di anticorruzione in sanità. La Fnovi, unica nel panorama delle professioni ordinistiche, ha aderito a Illuminamolasalute, un progetto che che chiama in causa il medico veterinario per il particolare ruolo che riveste a tutela della salute pubblica lungo tutta la filiera della produzione degli alimenti di origine animale. Questi temi “hanno un forte interesse pubblico immediato per la ricaduta pesante sui consumatori e sulla società. Il medico veterinario assume, dunque, un ruolo cardine che porta la professione ad essere soggetta a pressioni ed intimidazioni di varia provenienza”- sottolinea la Fnovi che ribadisce: “la Federazione è impegnata per radicare la cultura della legalità”. (fonte)

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