Si cercano le tracce di un topicida nel corpo senza vita del cane Kaos, beniamino dei terremotati di Amatrice. Un veleno che genera emorragie interne e può portare alla morte proprio per infarto del miocardio. Cosa che giustificherebbe quel sangue trovato sulla bocca e sotto la coda dell’animale. E che non si spiegherebbe nell’ipotesi di un attacco cardiaco per una malformazione congenita, circolata ieri e smentita dalla direzione generale dell’Istituto zooprofilattico di Teramo: «L’autopsia non è terminata», dicono. Oggi, o al massimo domani, il primi risultati tossicologici. «Dai nostri macchinari all’avanguardia. Prima di allora qualunque ipotesi è prematura». Secondo indiscrezioni in tarda mattinata arriveranno i primi esiti degli esami. Attualmente l’unica certezza è che il cane non è stato maltrattato e non è morto per conseguenza di traumi.

Amara è stata la reazione di Fabiano Ettorre all’ipotesi dell’infarto per problemi congeniti: «Piano piano, qualcuno scriverà che Kaos è morto perché si è buttato dal balcone. Io per fesso ci posso pure passare, ma per stupido no: ho che portassero via il corpo, che facessero in fretta e furia l’autopsia senza nemmeno avvertire me e i periti che una onlus mi ha messo a disposizione. Ma l’ultimo controllo dal veterinario Kaos lo aveva fatto un mese fa. Stava bene. Aveva tre anni e mezzo. E con un’attività così impegnativa un problema cardiaco avrebbe dato segnali prima e non a ridosso della morte».

In una lunga passeggiata con Kira (la compagna di Kaos) e la cuccioletta Kora l’addestratore, volontario nelle ricerche e nei soccorsi durante tutti gli ultimi terremoti, ieri ha dimenticato gli attacchi sui social che attribuiscono a una sua ricerca di notorietà il clamore della vicenda: «Non ho mai detto né che era stato a Rigopiano né che era un eroe. Ad Amatrice era alla sua prima uscita sul campo (il primo giorno ha fatto due segnalazioni di persone sotto le macerie, purtroppo per loro non c’era più nulla da fare). Era il mio cane. E voglio sapere come è morto. Se risulterà che è stato per morte naturale sarò felice, altrimenti vorrò sapere chi è stato e perché».

Difficile. Un paio di anni fa anche il cane del vicino di Ettorre era morto così. Continuano le indagini a 360° del Nipaas (nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale) dell’Aquila anche sulla base delle risultanze della perlustrazione dei cani antiveleno.

2 agosto 2018 (modifica il 2 agosto 2018 | 09:11)

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