Lunedì, 02 Maggio 2016 14:55

CARAMELLI FASSINOInaugurati alla presenza del Sindaco Fassino i laboratori per la sicurezza alimentare: oltre 600 metri quadrati, completamente ristrutturati. Garantire la sicurezza degli alimenti è uno dei principali obiettivi dell’Istituto – dichiara una nota on line-  e in questi locali ogni anno analizzano più di 36.000 campioni per un totale di circa 90.000 analisi.
Nei locali ristrutturati trovano collocazione, inoltre, tre importanti centri: il Laboratorio Nazionale di Riferimento per gli Stafilococchi Coagulasi Positivi, che coordina le attività dei dieci Istituti Zooprofilattici italiani e che ogni anno analizza circa 400 ceppi capaci di provocare intossicazioni alimentari; il Centro Regionale per le allergie e intolleranze alimentari, che si occupa di messa a punto, validazione e accreditamento di metodiche innovative per la ricerca di sostanze allergizzanti nascoste negli alimenti; il Centro Regionale per la tipizzazione delle Salmonelle, che provvede alla classificazione dei ceppi batterici nei focolai di salmonellosi dei 32 presidi ospedalieri della Regione Piemonte, con 551 ceppi batterici caratterizzati nel 2015.

L’Istituto evidenzia anche di essersi dotato, di un sequenziatore di ultima generazione: il nuovo apparecchio non solo è in grado di fornire una fotografia della composizione microbica dell’alimento, ma anche di verificare in tempo reale la presenza di porzioni di genoma che possono provocare tossinfezioni alimentari. I ricercatori impegnati su questo apparecchio hanno già avuto un primo riconoscimento: il record italiano di “cluster density”, ovvero la migliore analisi genomica in termini di informazioni ricavabili.

Trasloco al Parco della Salute?  – Ma l’Istituto potrebbe entrare nell’orbita del nuovo Parco della Salute, in un’area adesso abbandonata di 30mila metri quadri. Sono ormai troppe le criticità per un centro che da tempo lavora in prima fila sul fronte della sicurezza alimentare in locali angusti, del tutto inadeguati e dove lavorano 270 persone, il 70 per cento delle quali sono donne. Dell’ipotesi si è parlato in occasione dell’inaugurazione dei nuovi laboratori del centro di riferimento per la sicurezza alimentare. La sollecitazione della direttrice è stata raccolta da Piero Fassino: “Sarebbe funzionale e organico – ha aggiunto – se la sede di questo importante centro si potesse collocare nel comprensorio del Parco della Salute e credo si possa ragionevolmente proporre questa soluzione e lavorare per realizzarla”, ha spiegato il sindaco. Non serve una cifra spropositata, aggiunge la direttrice Maria Caramelli, e potrebbe provenire dai fondi dell’edilizia sanitaria: “Penso possano essere sufficienti 50 milioni e noi ne abbiamo accantonati dieci. Oggi si realizzano centro sanitari modernissimi che hanno una durata limitata nel tempo.

Peraltro il Comune, proprietario della sede attuale, potrebbe venderla”. Anche il presidente della Regione Sergio Chiamparino, insiste Caramelli “ritiene che un inserimento dell’attività del nostro Istituto all’interno del Parco della Salute sarebbe un elemento di ulteriore valorizzazione”. Tempo fa, nei cortili dell’Istituto, era comparsa anche una roulotte dove si lavorava per combattere l’influenza aviaria. Una situazione insostenibile. “Ora quel laboratorio è all’interno di una palazzina, ma le condizioni di lavoro di chi ci lavora non sono migliori”, sottolinea Caramelli.

Foto: izsto.it

0 Comments

Leave a reply

©2024 ForumCani.com