Lunedì, 07 Marzo 2016 09:51

macello copy copyEnnesima violenza ai danni di un Veterinario ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni pubbliche. Partite le indagini. Il commento dell’Ordine.
Una vendetta per un controllo in un allevamento o in un macello concluso con la scoperta di un’irregolarità e quindi un verbale? O un avvertimento? E chi aveva interesse a commissionare un’aggressione così brutale? Lo diranno le indagini, avviate dalla scorsa settimana, dopo che il  veterinario dell’Asl (ora Ats, Agenzia di tutela della salute)  è stato affrontato da due sconosciuti nel parcheggio del macello di Pietole (Mantova)  dov’era andato per fare un’ispezione di routine.

Secondo le prime fonti di stampa si sarebbe trattato di un agguato. La Gazzetta di Mantova riferisce che i due aggressori hanno impiegato una manciata di secondi per concludere la loro azione. Pugni e calci, a ripetizione, finché il veterinario – di cui al momento non è stato reso noto il nome – è crollato a terra. Al pronto soccorso del Poma gli hanno riscontrato la frattura del setto nasale, oltre a lesioni ed ecchimosi di minore entità. «Guarirà in un mese» c’è scritto sul referto medico, girato agli investigatori della squadra mobile che ora si occuperanno delle indagini.
Fin dall’inizio sono stati esclusi moventi di carattere personale; l’ignobile gesto è stato ricondotto subito all’attività ufficiale, in forza al dipartimento veterinario dell’Ats. Semplicemente il suo lavoro, ma non ha fatto in tempo. A due passi dalla sua auto è stato aggredito.  (fonte).

Il commento dell’Ordine dei medici veterinari – «Si tratta di un episodio gravissimo – commenta il presidente Angelo Caramaschi – che ripropone un problema che ormai non riguarda più solo alcune zone d’Italia e sul quale di recente la Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari ha interessato il Ministero dell’Interno. Auspichiamo che le forze dell’ordine facciano presto chiarezza sulla vicenda e possano individuare rapidamente i responsabili, anche per garantire una maggiore tranquillità nei confronti di chi ogni giorno opera a tutela della salute e della sicurezza alimentare dei cittadini. Il fenomeno delle intimidazioni ai veterinari pubblici – aggiunge il presidente – , il vandalismo e la violenza, sia fisica che verbale, non hanno alcun posto all’interno della professione e vanno fermamente condannati».

Ricordiamo che il veterinario – tuttora sotto choc – è stato aggredito nel parcheggio del macello dove presta servizio per conto dell’Asl. Sceso dall’auto è stato avvicinato da due individui che, senza parlare lo hanno riempito di pugni lasciandolo a terra, per poi andarsene indisturbati. La procura della repubblica ha comunque aperto un’inchiesta di cui si sta occupando la squadra mobile di Mantova. Per l’ordine dei veterinari si tratta comunque di un’intimidazione. Il lavoro del veterinario al macello è fatto di diversi step. Il primo riguarda il controllo del bestiame all’arrivo. Se il trasportatore non garantisce il cosidetto benessere animale è soggetto a sanzioni che partono da un minino di tremila euro. Qualcuno ha voluto vendicarsi per questo? Non si sa. Il veterinario ha raccontato alla polizia di non aver mai visto i suoi aggressori. (fonte)

Il macello di Pietole foto gazzettadimantova.it

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