Venerdì, 11 Settembre 2015 12:12

sanità medici vetrataLa Dirigenza medica e veterinaria conferma la preferenza per il rapporto esclusivo. Opta per l’indennità il 98,6% dei dirigenti veterinari.
La revisione delle regole del gioco voluta dall’ex ministro della Salute con la legge n. 158/2012 (articolo 2) non ha portato più ricchezza nelle tasche dei medici, mentre ha aumentato (non di tantissimo) il gettito per le aziende sanitarie. Per i cittadini invece in un solo anno la spesa pro-capite è diminuita a volte significativamente. E’ questo lo sguardo di sintesi del Sole 24 Ore che pubblica integralmente il primo Rapporto ALPI (Attività Libero-professionale in regime di intramoenia)post Riforma Balduzzi. Ma la Dirigenza del SSN conferma la predilezione per l’esclusiva.
E’ ormai noto- si legge nel Rapporto- e supportato da dati provenienti da fonti istituzionali che la quasi totalità dei Dirigenti Medici (e Sanitari non medici) ha optato per il rapporto di esclusività con la struttura sanitaria presso la quale opera. Infatti da Conto annuale pubblicato dalla Ragioneria dello Stato si evince che mediamente il 94% è legato alla propria Azienda da un rapporto di esclusività.

Inoltre, “non tutti i Dirigenti con rapporto esclusivo esercitano effettivamente l’attività libero professionale intramuraria. Il documento spiega che il rapporto esclusivo è condizione necessaria per esercitare la libera professione, ma al tempo stesso non è una informazione sufficiente per affermare che un medico svolga effettivamente attività di intramoenia. Sulla base dei dati disponibili, in termini generali, ad esercitare in regime di intramoenia è il 46,1% della dirigenza totale. Questa percentuale è scomponibile in un 70% che esercita l’intramoenia dentro l’Azienda Sanitaria, un 17% al di fuori della struttura pubblica e un 13% che esercita sia intra che extramoenia, ad esempio in studi professionali privati.

I dati della dirigenza veterinaria- Nel Rapporto – che fotografa l’andamento dei dati 2009-2013- è riportata la quantificazione, a cura della Ragioneria di Stato- dell’indennità di esclusiva percepita dalla dirigenza medica, che nel 2013 è pari complessivamente a circa 1.296 milioni di euro, con un valore medio pro-capite di 10.753 euro. L’indennità ha subito una flessione rispetto ai 1.358 milioni di euro del 2009, tuttavia il valore procapite è leggermetne aumentato rispetto ai 10.696 dello stesso anno.
Sono a rapporto esclusivo 5.455 Medici Veterinari sul totale di 5.532, vale a dire il 98,6%, una percentuale identica a quella dell’anno precedente e leggermente superiore rispetto a quella degli anni 2009-2011.
Nel quinquennio considerato dal Rapporto,i Dirigenti Veterinari sono complessivamente in calo. Nel 2009 erano 5.793, 261 in meno del 2013.

Governo aziendale dell’intramoenia– La Riforma Balduzzi ha richiesto l’attivazione di una infrastruttura che abbia una conoscenza più puntuale- anche contabile- delle prestazioni libero-professionali erogate. Il Rapporo rileva che nella maggioranza dei casi è l’Azienda Sanitaria a riscuotere direttamente il pagamento, con mezzi di pagamento che assicurano la tracciabilità dell’importo. Non uniforme fra le Regioni la gestione della trattenuta del 5% sul compenso del professionista da riallocare alla prevenzione e alla riduzione delle liste di attesa; altrettanto difforme l’attuazione di misure per evitare il conflitto di interessi o forme di concorrenza sleale che vede le Regioni Piemonte, Veneto, Marche, Campania, Sicilia e Sardegna ai livelli più bassi di adempimento.

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