I gatti incendiari non esistono o almeno non si ha nessuna certezza in merito. Parola del Garante degli animali di Napoli. Nelle ultime ore nel web è rimbalzata la notizia di gatti che cosparsi di benzina sarebbero stati utilizzati per appiccare gli incendi nell’area del Vesuvio. La zona che è stata colpita dall’emergenza roghi che da due giorni ha messo in ginocchio diverse regioni del Sud Italia. “Come Garante dei diritti degli animali ho fatto le mie verifiche sul fatto che sarebbero stati trovati dei gatti usati come innesco per gli incendi del Vesuvio – spiega in una nota Stella Cervasio – Non risulta a nessuno degli inquirenti che stanno svolgendo le indagini una simile atrocità“. Dicerie, dunque, senza nessuna prova concreta. A confermare il fatto che sia una bufala anche “il generale Sergio Costa dei Carabinieri Forestali e il presidente dell’ente Parco Vesuvio Agostino Casillo“, che bollano le voci come “notizie prive di ogni fondamento” riferisce Cervasio. Che continua: “Se un gatto è stato trovato bruciato, come si legge su qualche social, nessuno ne ha individuato le cause perché non è stato consegnato alle autorità preposte per l’autopsia”. “Invito chiunque abbia notizie certe e non illazioni o ipotesi, a trasmetterle agli inquirenti per i debiti accertamenti”, conclude la Garante degli animali di Napoli.

Nella giornata di ieri, tra quelli che avevano lanciato l’allarme anche il deputato del Movimento 5 Stelle Paolo Bernini che sul suo profilo Facebook aveva mostrato l’immagine di un piccolo animale bruciato, senza però confermare tale tesi.

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