Mirtillo, 10 anni, meticcio adottato dal canile, ce la farà, ma nell’ultimo mese
ha perso 3 kg, rischiando seriamente di morire per via di un boccone avvelenato

Mirtillo, 10 anni, meticcio adottato dal canile, ce la farà, ma nell’ultimo mese ha perso 3 kg, rischiando seriamente di morire per via di un boccone avvelenato. È successo a Castelvecchio, a Imperia, dove purtroppo recentemente si sono verificati diversi casi di avvelenamento, due dei quali mortali. A farne le spese un boxer e un cane lupo.

Imperiapost ha realizzato un reportage nel quartiere, dove ogni giorno di più aumenta la preoccupazione per la salute dei propri cani.

“Davvero non capisco perché comportarsi in questo modo – racconta Carmen, titolare della locale lavanderia e padrona di Mirtillo – I cani non fanno male a nessuno e, anzi, fanno compagnia a tante persone anziane che, in caso contrario, sarebbe sempre sole. Mirtillo è stato davvero male. Ha vomitato molte volte, ha perso 3 kg. Quando l’ho portato dal veterinario pensavo proprio che non ce l’avrebbe fatta. Per fortuna, invece, ora sta meglio e sti sta man mano riprendendo.

Il veterinario mi ha detto che ha ingerito qualcosa che gli ha fatto male. E’ successo un sabato sera, in via Castiglione. C’è un momento in cui Mirtillo non è controllato, ovvero quando lo lascio scendere e parcheggio. In quel frangente deve aver ingerito quel boccone maledetto.

Siamo tutti preoccupati, perché sono accaduti più episodi di avvelenamento. Due cani, un cane lupo e boxerino, sono stati avvelenati, uno in Salita Costa Rossa e uno in via Cesare Battisti. Voglio dire anche a chi mette le trappole per i topi sui tetti di fare più attenzione, perché se il vento le fa cadere poi finiscono per strada e qualche cane rischia di ingurgitare topicida o sostanze nocive simili.

Senza considerare poi, le spese che si devono sostenere in caso di avvelenamento. C’è chi non se le può permettere. Veder morire il proprio cane è terribile, soprattutto, ripeto, per le persone anziane”.

A lanciare l’allarme anche Eleonora Torresan, dog-sitter, portavoce delle preoccupazioni del quartiere. Mi sono arrivate tante, troppe segnalazioni, nell’ultimo periodo. Non solo i tre casi già citati da Carmen, ma anche diversi altri episodi di avvelenamento, sempre a Castelvecchio e dintorni. Per quanto concerne, poi, il boxerino morto per avvelenamento, ha ingerito del pesticida mentre era nel giardino di casa. È evidente, dunque, che qualcuno lo ha messo nel giardino volontariamente. Invito tutti coloro che hanno o avranno problemi di avvelenamento con i proprio cani a divulgarli immediatamente. Solo con la massima collaborazione di tutti possiamo combattere un fenomeno davvero odioso”.

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