In: L’Anima del Cane, Viterbo

03/02/2016 – 07:00

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VITERBO – Si è molto imparato su come calmare i cani giudicando i loro segnali, grazie al grande lavoro svolto da Turid Rugaas, un etologo animalista Norvegese che, dopo anni di studi, ha notato che i cani, come d’altronde i lupi, avevano chiari segni per comunicare lo stress e manifestare aggressione, con l’unica differenza che nei cani essi risultavano molto meno marcati.

Molte persone mi chiedono spesso “ come faccio a notare se il mio cane è stressato?”; a questa domanda io amo semplicemente rispondere “basta osservarlo con un minimo di attenzione in più”.

I segnali di stress o di calma sono un insieme di comportamenti e segnali corporali, che i cani usano per mantenere rapporti sani e risolvere i conflitti senza dover ricorrere ad azioni aggressive. Questi segnali si verificano spesso nelle prime interazioni e comunque non appena un cane si rende conto che una situazione può avere bisogno di un “calmiere”. Questo aspetto della comunicazione canina è considerato da molti come un elemento di salvaguardia della specie per indurre gli animali alla calma di fronte alle sollecitazioni. Inoltre, molti cani fanno uso di segnali distensivi nel tentativo di mostrare semplicemente propensione all’amicizia o in alcuni casi anche all’accoppiamento, ed è forse per questo motivo che, come per gli umani, gli individui con scarsa incapacità di segnalazioni o di risposta ad esse, spesso si trovano in situazioni difficili. In sostanza, i segnali calmanti sono attuati dal cane solo al fine di mostrare il suo sforzo nella speranza che l’individuo che lo insinua applichi la volontà di capire e modificare il suo comportamento.

Tutte le razze di cani hanno i propri segnali calmanti; tuttavia alcuni sono più sviluppati di altri a causa delle differenze della loro indole e dei loro attributi fisici. I segnali possono essere molto sottili o molto più evidenti a seconda del livello di minaccia che un cane avverte. Molti segnali calmanti sembrano essere insiti nei cani sin dalla nascita. Ad esempio, i cuccioli possono presentare sbadigli (chiari segnali rilassanti) sin dal loro primo giorno di vita. Qualsiasi inibizione o repressione da parte dell’uomo alla possibilità di praticare questi segnali, o ancor peggio, se inavvertitamente puniti per il loro utilizzo, avranno un effetto deleterio, infatti a causa di questi nostri madornali errori, il cane può facilmente perdere parte della sua personalità e divenire violento o altamente vulnerabile.

Imparando a comprendere l’utilizzo di questi segnali calmanti, risulta possibile comunicare meglio con il nostro cane.

Ho a questo scopo esposto di seguito alcuni di questi segnali calmanti, al fine di migliorare notevolmente il rapporto uomo-cane:

Distogliere lo sguardo: il primo e più importante segnale da comprendere è indubbiamente quello di distogliere gli occhi dal pericolo, sino ad arrivare talvolta a mostrare il bianco del contorno, per interrompere il contatto visivo; questo è il primo evidente segno di stress osservato in un cane.

Girare il capo: se il cane manifesta nervosismo nell’approccio con un altro cane o con una persona, può girare la testa da lato a lato allontanando l’intruso. Questo segnala l’altro cane o all’umano, che si sta avvicinando troppo velocemente o troppo direttamente.

Girare la testa è altresì un mezzo per far terminare un gioco che prende aspetti troppo violenti, talvolta i cani più piccoli usano questo messaggio per evitare che il gioco con i cani di dimensioni maggiori, possa sfociare i lotta.

Passare la lingua rapidamente sino al naso è un ulteriore segno di stress nervoso, si manifesta spesso quando si raggiunge lo studio del veterinario.

Spesso anche un segnale naturale ed abitudinario può essere interpretato come rilevatore di nervosismo; in questi casi esso deve essere visto all’interno del contesto in cui appare. Fiutare nervosamente il terreno a lungo , infatti, non è una funzione naturale esplorativa ma, anche se i cani fiutano per ragioni diverse, spesso il prolungarsi dell’atto rileva forte nervosismo e cela l’ansia di capire cosa sta accadendo di strano intorno a lui.

Sbadigliare: i cani possono sbadigliare nelle situazioni stressanti, magari nel corso di una lite tra la famiglia di appartenenza o in presenza di toni alti della voce. Se il cane si sente stressato, sbadigliare può aiutarlo a rilassarsi.

Quando due cani si incontrano per la prima volta è molto facile ed istruttivo osservare i segnali calmanti che essi si scambiano. Nel tentativo di mostrare gentilezza e buona volontà, avvicineranno i nasi sino a sfregarli, poi gireranno la testa e passeranno ad annusare il corpo sino a giungere alla pancia e di seguito ai genitali per stabilire sesso ed età del nuovo amico o nemico, solo allora si accoglieranno l’un l’altro. Se uno di essi si avvicina troppo velocemente o dimentica uno solo di questi convenevoli, il secondo, preoccupato per questo, comincerà ad annusare la terra, girando la testa o addirittura tutto il corpo nel tentativo di rallentare il cane si avvicina.

Nella classica posizione di gioco, il cane usa la postura “ad arco” (zampe anteriori e petto a terra con quarti posteriori in aria), questo risulta essere un chiaro segnale rilassante indirizzato agli umani o i suoi stessi simili per iniziare un gioco partendo da zero. Quando però il gioco diventa troppo violento, come sopra accennato, spesso uno,dei due o più cani, si ferma e si siede, segnalando chiaramente agli altri che sta accumulando un po di stress. Questo si verifica quando un cane ritiene che gli altri sono un po ‘troppo conflittuali nel loro stile di gioco.

Per inciso, questo comportamento spiega anche ciò che avviene spesso all’interno di una famiglia; quando due persone si abbraccio il cane cerca di passare pesantemente tra di loro. Questo comportamento, troppo spesso scambiato per gelosia, altro non è che la motivata preoccupazione del cane che il romantico abbraccio, possa, ai suoi occhi, scaturire in un imminente conflitto. Il gesto di separare quella morsa ritenuta da lui troppo pericolosa, non è altro quindi che un meraviglioso gesto pacificatore.

Ci sono numerosi atti fisici umani che i nostri cani trovano di cattivo gusto, uno di questi è senza dubbio l’abbraccio. In quasi tutti i casi che ho avuto modo di osservare, il cane, non odia solo gli abbracci stretti tra umani, ma anche e soprattutto quelli rivolti a lui. Troppo spesso non ce ne accorgiamo, ma cingendo il nostro cane in un forte abbraccio, egli cercherà inevitabilmente di girare la testa in altre direzioni, cercando nel contempo di leccarvi il viso ,mostrandovi in tal modo l’enorme disagio che prova in quella situazione.

Questo comportamento trova ulteriori analogie con quello che il cane assume, sempre all’interno della sua famiglia, quando anche se per puro scherzo, si alzano le voci; sicuramente il cane, a prescindere dalla razza e dalle dimensioni, a sua volta comincerà pesantemente ad abbaiare, dirigendosi esclusivamente verso il membro più in alto in grado del suo “branco”al solo scopo di calmarlo.

Si può imparare molto circa il nostro cane solo osservando con calma le posizioni che caratterizzano i suoi stati d’animo, se si spende del tempo per fare questo, si aumenterà notevolmente la capacità di comunicare con lui.

Leonardo De Angeli

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