Ancora un’Ordinanza affama gatti. A emetterla è il Sindaco di Cocullo, paese in provincia di L’Aquila, che vieta la somministrazione di alimenti ai gatti, con l’intenzione di arginare il randagismo in paese, in particolare nelle vie del centro storico.

Ma è proprio così che si combatte il randagismo? O si combatte procedendo alla sterilizzazione delle colonie feline e formando chi se ne prende cura, affinché l’accudimento avvenga nel rispetto degli animali, dei luoghi e delle persone?

Nessuna legge nazionale o regionale impedisce di somministrare cibo alle colonie feline, da considerarsi, invece, un atto di civiltà. L’Ordinanza di Cocullo, quindi, è del tutto illegittima. Un orientamento integralmente confermato anche nella recente sentenza del TAR Puglia n. 1078 del 2018, che stabilisce che: “deve ritenersi del tutto lecita la somministrazione in favore di cani randagi o animali da affezione vaganti in genere.”.

Sulla stessa linea una precedente pronuncia del T.A.R. Puglia, che ha annullato un’ordinanza del Sindaco di Brindisi, relativa al divieto di somministrare cibo ad animali randagi: «il divieto può incidere sulle condizioni di sopravvivenza degli animali” (T.A.R. Puglia Lecce, 25 marzo 2009).

Per questi motivi chiediamo al Sindaco di ritirare immediatamente l’Ordinanza, in caso contrario valuteremo le iniziative legali da intraprendere.

Ilaria Innocenti
Responsabile Area Animali familiari

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