PAVIA. La parolina magica è condivisione. Della casa, dell’auto, di un animale domestico, di un viaggio ma anche di progetti e idee. Per i millenials, generazione nata tra il 1980 e il 2000, è un gioco da ragazzi districarsi nei sentieri della Sharing Economy. Per tutti gli altri, che ancora non la masticano, ora c’è un agile manuale scritto da Valentina Ferri, pavese, e illustrato da Elena Triolo, fiorentina. Una coppia editoriale collaudata che ha all’attivo anche il successo del precedente “Pop Porno” presentato di recente al Lucca Comics.Questa volta MissMoon e Angelina – due quasi-alter ego delle autrici uscite dalla penna di Elena Triolo – si inoltrano nel mondo iperconnesso alla scoperta dell’economia del futuro che, nelle intenzioni, aiuta a risparmiare denaro e anche tempo. Con garbo e un pizzico di ironia Valentina Ferri conduce il lettore alla scoperta delle opportunità offerte dalla Sharing economy. «E’ stata un’avventura anche per me – spiega l’autrice – Per apprezzarla, però, serve una giusta predisposizione d’animo: fiducia, apertura mentale, creatività e, ahimè, pochi soldi. La condivisione permette infatti di risparmiare. Molto diffusa tra gli stranieri e tra i giovani sta prendendo piede anche da noi».“Condividi. La sharing economy è il futuro” (Edizione Hop, 128 pagine, 16 euro) viene presentata domenica alle 17.30 alla libreria Il Delfino di Pavia : è una guida tematica nello spirito del “How to do”, con un indirizzario web e alcune dritte per muoversi in sicurezza in questo nuovo mondo. Una declinazione moderna dell’antico baratto. Regolato (così almeno dovrebbe essere) da un galateo e da regole di buona creanza.Una casa in ogni città. Avere una stanza a Londra, Parigi, New York a 30-40 euro per notte è il sogno di molti. Ora si può. Sia mettendo a disposizione la propria casa per uno scambio alla pari, sia usufruendo di piattaforme specifiche sul web. Il manuale spiega come fare: come iscriversi, pubblicare un annuncio, verificare gli account degli host (chi ospita) tramite le recensioni.Il car pooling. Anche condividere l’auto sta diventando prassi comune. C’è chi mette a disposizione la propria e chi cerca passaggi. Si dividono tratti di strada e spese di viaggio (benzina, autostrada): si chiacchiera e si ascolta musica (solo se si vuole), scegliendo tra tante opzioni.L’orto e il cane. «A Milano stanno crescendo gli orti condivisi, ma anche la prassi di mettersi a disposizione per ospitare per brevi periodi animali domestici a casa propria» spiega l’autrice.“Swappiamo i vestiti”. Vengono organizzati degli swap party «in cui ci si scambia vestiti, accessori, scarpe o si mettono in vendita, apponendo etichette con i prezzi» spiega Valentina Ferri. Un tempo si barattavano sacchi di grano e bestiame oggi decolletè tacco 12 e cappottini griffati.Il teatro in salotto. Una piattaforma web propone eventi teatrali nei salotti privati, nei giardini, nelle cantine.«Questa opzione l’ho sperimentata personalmente – racconta Valentina Ferri – . La scorsa estate, a Milano, ho assistito a uno spettacolo teatrale in un cortile. Era ben allestito, accogliente ed essendo arrivata con un pochino di anticipo mi ha pure offerto la possibilità di scambiare due parole con l’attore». La socializzazione (vera) concessa dagli strumenti algidi della tecnologia. Anche questa è sharing economy.In vacanza insieme. Muovendosi nella community si può trovare chi offre un posto sulla propria barca per una vacanza nel Mediterraneo o chi cerca compagni per fare trekking sulle Ande. Il manuale mette a disposizione indirizzari nei quali cercare l’occasione su misura.Un po’ di storia.Non manca qualche pillola culturale per non smarrirsi quando si parla di capitale sociale e new economy, baratto. «Abbiamo anche cercato esempi di sharing economy ante litteram in film e libri del passato – spiega Valentina Ferri – . Un esempio? “Il pranzo di Babette” di Karen Blixen».

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