“PORTO giù il cane a fare una passeggiata”. Chi ha un cane conosce bene questa frase, che avrà sicuramente detto anche quando non aveva alcuna intenzione di uscire di casa. Ma passeggiare regolarmente con Fido ha anche i suoi lati positivi, soprattutto per quanto riguarda la nostra salute. Infatti, secondo un nuovo studio della University of East Anglia di Norwich e della University of Cambridge, apparso sulle pagine del Journal of Epidemiology and Community Health portare fuori regolarmente il proprio cane aiutA a contrastare la sedentarietà, soprattutto se si è un po’ avanti con l’età, e potrebbe quindi essere un ottimo metodo per mantenere buoni livelli di attività fisica.

Lo studio. Per capirlo, il team di ricercatori inglesi, guidati da Yu-Tzu Wu e Andy Jones, ha utilizzato i dati dello studio Epic (European prospective investigation into cancer and nutrition), che dal 1993 monitora la salute di migliaia di residenti della contea inglese di Norfolk. Per prima cosa, ai 3123 adulti di età compresa tra i 49 e i 91 anni coinvolti nello studio è stato chiesto se possedessero o meno un cane e, in caso affermativo (il 18%, 573), con quanta frequenza lo portassero a fare una passeggiata. I ricercatori hanno poi fatto indossare a ognuno di loro un contapassi, che ha costantemente misurato, durante le ore di veglia, il livello di attività fisica nell’arco di sette giorni consecutivi.

Più attività fisica. Dai risultati è emerso che chi aveva un amico a quattro zampe conduceva una vita meno sedentaria. Infatti, i proprietari dei cani erano in media più attivi del 20% e trascorrevano seduti 30 minuti al giorno in meno rispetto agli altri. “Sappiamo che i livelli di attività fisica diminuiscono quando invecchiamo, ma non è facile aiutare le persone anziane a mantenersi attive”, spiega l’autore. “Abbiamo scoperto che chi possiede un cane è molto più attivo e conduce di conseguenza una vita meno sedentaria. Lo sospettavamo, ma quando abbiamo osservato la quantità di attività fisica intrapresa ogni giorno siamo rimasti veramente sorpresi dalla differenza tra coloro che uscivano per portare a spasso il cane e il resto dei partecipanti allo studio”.

Anche con il maltempo. Il team ha scoperto che durante i giorni invernali, più corti, freddi e con pioggia, quasi tutti i partecipanti tendevano a essere meno attivi fisicamente, passando molto più tempo dentro casa. Tuttavia, coloro che avevano un cane ed erano quindi costretti a fare passeggiate con lui più volte al giorno, erano comunque molto meno influenzati dalle condizioni di maltempo e si muovevano di più rispetto ai loro coetanei che non avevano un animale. “Siamo rimasti sorpresi di scoprire che i padroni erano mediamente più attivi fisicamente e hanno trascorso meno tempo in casa anche durante giorni più freddi, più umidi e più bui”, sottolineano i ricercatori.

Con cautela. Tuttavia, i ricercatori raccomandano cautela nella decisione di prendere un cane, poiché non tutte le persone anziane sono in grado di occuparsene. “I nostri risultati fanno luce su nuove direzioni da seguire per poter sviluppare programmi e iniziative dirette a stimolare l’attività fisica negli anziani”, precisano i ricercatori. “I programmi di attività fisica tendono a motivare le persone a essere più attive concentrandosi esclusivamente sui benefici per se stessi, ma portare a spasso un cane vuol dire anche occuparsi delle esigenze dell’animale. Essere stimolati da qualcosa di diverso dalle nostre necessità potrebbe essere davvero una forte motivazione e per questo dobbiamo trovare i modi per sfruttarla al meglio”.

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