Milano, 6 ottobre 2015 – 00:01

Come tenere a bada un cane aggressivo? Come evitare che tiri al guinzaglio? Come gestire la convivenza con i bambini? Ce lo spiega il dog coach della scuola Think Dog

Comprenderne le esigenze, fargli superare paure o timidezze, capire i suoi bisogni di cucciolo o di esemplare adulto, affrontare la convivenza domestica con i bambini, sapere che l’aggressività non è una caratteristica innata ma una condizione scatenata da cause ben precise e che come tale può essere superata. Insomma, il cane e la sua prospettiva. Entrare nella testa del nostro amico a quattro zampe e imparare a leggere i segnali che ci invia. Svelare i segreti dell’empatia e allenare le emozioni. E dare così il via a una relazione che inevitabilmente si trasformerà sempre di più in amicizia.

«Il cane, uno di noi»

E’ questa la filosofia che sta alla base di «Il cane, uno di noi», la nuova iniziativa di Corriere Animali in collaborazione con l’associazione Think Dog e con il dog coach Angelo Vaira. Dieci videolezioni che ogni martedì permetteranno a chi già possiede un cane e a chi ha intenzione di avvicinarsi per la prima volta al mondo della cinofilia di affrontare il nuovo rapporto da un altro punto di vista: quello dell’animale. Non una rinuncia dell’essere umano al proprio ruolo di guida, ma un approccio basato più sui sentimenti e sui linguaggi del corpo che non sull’imposizione o sul premio all’obbedienza.

Questione di feeling

Tutte le settimane affronteremo un diverso tema dell’approccio empatico alla relazione con il cane. E non partiremo dalla cosa più facile. La prima puntata è infatti dedicata alla rieducazione di un cane aggressivo, dal carattere impetuoso, magari accolto in casa dopo un’esperienza negativa in un’altra famiglia o in un canile. A dimostrazione di come alla fine tutto sia anche una questione di emozioni. Nella prima puntata basta poco a Marzia per capire che la passeggiata quotidiana con il suo Duke, boxer di 7 anni e 42 kg di peso, sempre pronto ad attaccare briga con gli altri cani, può essere qualcosa di diverso di una lotta a chi tira di più. E può trasformarsi in un momento gustoso della giornata, più semplice e più rilassato per entrambi. Bastano alcuni piccoli accorgimenti e i consigli giusti. Quelli, appunto, che puntata dopo puntata Angelo dà ai suoi ospiti e ai nostri lettori. La sua filosofia l’ha raccontata nei giorni scorsi sulle pagine del Corriere della Sera. Queste video-lezioni sono l’occasione per vederla messa in pratica. «Se ho un cane timido e voglio che superi la sua timidezza – spiega ad esempio Vaira – devo fare in modo che la sua mente si predisponga alla curiosità. Quando invece un cane aggredisce un altro cane o si sente in competizione o, ancora, pensa che l’altro rappresenti per lui una minaccia lo devo mettere nel giusto stato d’animo per capire che non ci sono pericoli». Come questo possa avvenire lo si scopre in queste dieci videolezioni, seguito ideale de L’educazione del cane 2.0che lo stesso Vaira aveva proposto negli anni scorsi sempre sul Corriere Animali.

Empatia e relazione

«Il nostro metodo si basa sull’empatia – sottolinea il dog coach -, sulla relazione e sull’utilizzo di alcune chiavi tecniche come la distanza, la postura, la posizione rispetto ad altri cani e all’ambiente che lo circonda, la posizione del padrone rispetto al cane, il tono di voce di chi conduce». Ma anche l’abbandono del collare a vantaggio della pettorina che, anche nei cani più irruenti, consente di ottenere un migliore controllo sull’animale lasciandogli libero il movimento del collo, fondamentale nei processi di comunicazione del quattrozampe. «Quando si diventa empatici – conclude Vaira – lo si è per la vita, non solo nei confronti del cane. Imparare sempre a mettersi sempre nei panni dell’altro – perché l’empatia in fondo è questo – ci fa aprire al mondo che ci circonda».

6 ottobre 2015 (modifica il 6 ottobre 2015 | 08:08)

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