Quando Melanie Griffith era un’adolescente, all’inizio degli anni ’70, la madre, l’attrice Tippi Hedren, e il suo patrigno, il regista Noel Marshall, decisero di girare un film sui grandi felini (“Roar”, giudicato il più pericoloso ad esser mai stato girato nella storia) dopo essere tornati da un viaggio in Africa. Un addestratore di animali gli suggerì di conoscerli meglio vivendo attivamente con un leone. Nonostante questa possa sembrare un’idea totalmente folle, Marshall e la Hedren portarono a casa Neil, un bellissimo esemplare maschio da 180 Kg di peso, in grado di uccidere tutta la famiglia in poche mosse.

La Hedren confesserà in seguito che era “stupido oltre ogni immaginazione” trattare una bestia di quella stazza come animale domestico

In una serie di fotografie pubblicate su LIFE venne documentata la vita della famiglia quando la Griffith era soltanto un’adolescente. Neil non attaccò mai in modo grave i membri della famiglia, ma fu protagonista di un pericoloso episodio con il suo proprietario, Ron Oxley, durante una cena. Il leone e l’uomo combatterono in cucina, con il felino che ruggì ferocemente contro Oxley e gli diede un’energica zampata. Fortunatamente l’uomo riuscì a riprendersi e alzò mani e braccia in modo minaccioso, incutendo timore all’animale. Neil abbassò la testa e la criniera in segno di resa, e non ci furono conseguenze drammatiche.

L’esperienza che ebbero i Marshall con il leone Neil li riempì di un falso senso di sicurezza, che avrebbe comportato conseguenze disastrose, quasi fatali. Dopo il leone furono altri gli animali di grossa taglia adottati dalla famiglia, che ferirono gravemente tutti i membri. Durante le riprese di “Roar”, la Griffith stessa subì una ferita che necessitò 50 punti di sutura in volto, e che rischiò di farle perdere un occhio.

Durante le riprese di ROAR furono ferite al minimo 70 persone, più o meno gravemente

In seguito agli incidenti la Hedren cambiò radicalmente opinione riguardo i felini domestici

Oggi l’attrice, famosa per le parti di “Marnie” nell’omonimo film e protagonista di “Uccelli”, entrambi di Hitchcock, gestisce un santuario, la Shambala Preserve in California, dove si trovano circa 32 grandi felini, e critica apertamente la pratica, ancora legale negli USA, di tenerli come animali domestici. Come attivista per i diritti degli animali riuscì a esercitare pressioni sul Congresso statunitense per approvare una legge del 2003 che ponesse fine al traffico tra stati nazionali di grandi felini.

Il fotografo Michael Rougier, per il LIFE, documentò quel periodo e pubblicò sul mensile queste fotografie, che sembrano quasi idilliache, della vita dei Marshall/Hedren con l’animale.

Durante un gioco con la Hedren:

Durante un attacco alla Griffith:

Una stiracchiatina:

Mentre prende il sole con la Hedren:

In piscina mentre gioca con uno dei ragazzi:

Sul pavimento mentre viene evitato da una domestica:

Di fronte alla Scrivania:

Sulla scrivania di Noel Marshall:

Nel letto:

A Letto con Melanie Griffith:

Hedren e Neil:

La Hedren con il Leone di fronte al Frigorifero:

Per comprendere quanto l’esperienza con questi felini possa essere pericolosa, questo un filmato che mostra alcuni spezzoni del film “Roar”, in cui gli attori vengono attaccati da Leoni e Tigri:

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