Era solo uno dei tanti gatti randagi che affollano le strade di Boston, ma una donna ha visto in lui molto di più e ha deciso di aiutarlo. 

Coconut, un randagio dal pelo bianco e arruffato, era in condizioni talmente disperate da essere condannato a morte certa se fosse rimasto per strada. le sue orecchie erano tutte piene di cicatrici e sanguinavano e soffiava appena qualcuno gli si avvicinava. Joni, però, ha passato la sua vita a salvare gatti randagi e non ha voluto mai darsi per vinta

Lo ha preso per sterilizzarlo e poi rimetterlo in libertà, ma poi si è resa conto che non sarebbe riuscito a sopravvivere, così ha deciso di occuparsi di lui. «Era un disastro, aveva un’infezione del tratto urinario, le orecchie devastate, zoppicava, una diarrea cronica ed era sporchissimo. Per di più il suo cattivo carattere rendeva davvero difficile avere a che fare con lui».  

Joni lo ha aiutato a stare meglio, dandogli tutti i giorni le medicine, ma Coconut continuava ad essere intrattabile. «Era difficilissimo dargli da mangiare, non guardava mai in alto ma scappava immediatamente appena aprivo la sua gabbia». In questo modo Joni si è resa conto che il gatto era parzialmente cieco e non era in grado di rispondere ai comandi visivi. «Ci ha messo molto tempo, ma poi finalmente ha iniziato a calmarsi. Piano piano sono riuscita ad avvicinarmi per pulire la lettiera e dargli il cibo senza che lui mi soffiasse. Continuava però a guardare solo per terra». 

E’ stato a quel punto che Joni ha capito che Coconut era anche sordo. «Ho dovuto prendermi due morsi per capire che era cieco e riusciva a vedere solo ombre. Non era strano che fosse così intrattabile: era spaventato e nessuno poteva sapere quanto stesse male. Molte persone mi hanno detto di sottoporlo all’eutanasia perché un gatto così non sarebbe mai stato adottabile. Io non sapevo che cosa fare: non me la sentivo di fargli vivere una vita in gabbia ma nemmeno di sopprimerlo». 

Dopo alcuni mesi, però, Coconut ha iniziato a calmarsi, a lasciarsi accarezzare per qualche secondo e anche a fidarsi di Joni. Piano piano, è arrivato il momento di provare una prima adozione. Ashley inizialmente era preoccupata di prendersi cura di lui, ma dopo una prima notte passata sotto il letto, Coconut ha cominciato ad aprirsi. 

«E’ stato molto dolce, tutte le volte che entravo nella stanza lui veniva per avere le coccole e faceva subito le fusa». E’ stata una lunga strada ed è servito tanto amore da parte dei volontari, ma ora Coconut è un gatto tranquillo e amorevole, che ora aspetta solo di trovare una famiglia che lo adotti per sempre. 

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