Quale famoso cocktail nacque a Firenze nel 1920? Devi sapere la risposta per farti aprire la porta, altrimenti non entri, proprio come avveniva negli Anni Venti del secolo scorso nei club americani all’epoca del proibizionismo. Quelli con la parola d’ordine all’ingresso e dove si doveva parlare a bassa voce. Ma qui ci troviamo in pieno centro storico ad Asti, davanti a una porta a vetri oscurati di una delle cantine storiche più antiche della città. Nessuna insegna, solo il passaparola web e social per arrivare fino ai «Gatti randagi». Dentro le luci sono soffuse, una scalinata scavata dal tempo che conduce fin sotto le volte in mattoni a vista, dove ci sono pochi tavolini, tappeti, un bancone in stile e musica jazz in sottofondo. In carta, oltre un centinaio di cocktail, quelli che hanno fatto la storia del beverage internazionale, dal Settecento al 1940.  

Il campione  

Chi li prepara è il campione italiano di pre dinner cocktail 2016 dell’unica associazione di categoria riconosciuta in Italia, l’Associazione italiana barman e sostenitori (Aibes). Si chiama Antonio Marteddu, 38 anni, cognome sardo, ma nato e vissuto nell’Astigiano, a Castagnole Lanze, dove il papà ha ancora un bar. Antonio è capo barman, il massimo riconoscimento per la professione. Ha realizzato il suo desiderio insieme a un altro astigiano, Fabrizio Lapenna. Dal suo bancone, in cravatta e gilet, prepara il cocktail che gli ha fatto vincere il titolo nazionale e che ha chiamato «the stray cats club», il nome del locale: gin aromatizzato al pepe, due diversi tipi di Vermuth e una vellutata alcolica, di sua invenzione, aromatizzata all’arancia. Ingredienti che, miscelati e versati in coppa, gli sono valsi il titolo nazionale, dopo 13 anni di vittorie regionali. Nel club, spiega, «serviamo anche cocktail a base gin, molto di moda in questo periodo, come il semplice gin tonic o il gin fizz». 

Il film icona  

Tra gli intramontabili, i classici Negroni e Manhattan, dal borough newyorkese dove nel 1988 un giovanissimo Tom Cruise interpretava l’affascinante bartender acrobatico nel film diretto da Roger Donaldson, «Cocktail». «E’ stato proprio grazie a questa pellicola che ho deciso di diventare barman – racconta. – E ora aspetto di ricevere la convocazione per lo spareggio con gli altri due campioni nazionali delle categorie after dinner e long drink, per partecipare al mondiale dei cocktail a Copenhaghen». Quale cocktail, invece, è stato inventato a Firenze nel 1920? La risposta è uno di quelli appena citati. Chi lo scopre vedrà aprirsi la porta dello speakeasy astigiano.  

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