LONDRA . Si sapeva che è il miglior amico dell’uomo. Adesso si scopre che è anche un buon maestro di scuola. L’ultima moda dell’istruzione inglese è il “learning support dog”: alla lettera, il cane che aiuta a insegnare. Le classi che ne hanno uno rivelano un miglioramento medio di concentrazione, studio e risultati accademici. Per non parlare di disciplina e ordine: in cortile, dopo la ricreazione, non c’è più una cartaccia. Dopo avere dimostrato di sapere fare da guida ai non vedenti e da terapeuti a persone con disabilità, Fido sale anche in cattedra.

Forse non è un caso che il fenomeno nasca in Inghilterra, dove è notorio l’amore per gli animali, a cominciare dalla regina Elisabetta. È un trend recente: in tutto il paese esiste una sola “scuola per cani da scuola”, se così si può definirla. Si chiama Dogs Helping Kids (Dhk) ed è una “charity”, un’associazione di beneficenza il cui scopo specifico è istruire, sostenere e assistere bambini e adolescenti addestrando cani per farli lavorare nelle scuole come strumenti educativi. Gli scopi dichiarati sono: far progredire il livello accademico, accrescere le capacità di lettura, calmare i comportamenti eccessivi, migliorare le qualità relazionali, aumentare la fiducia, insegnare il senso di responsabilità e il rispetto, motivare i distratti, dissuadere dagli inganni.

Finora soltanto cinque cani si sono diplomati al corso della Dhk. Uno è Rolo, un bel labrador color marrone, assegnato alla Huntington School, una scuola elementare di York. “Da quando è arrivato la differenza è impressionante”, dice il preside John Tomsett al Guardian . Non solo perché è rapidamente diventato la celebrità della scuola e i ragazzini fanno la coda per carezzarlo (una volta ricevuto il permesso dall’insegnante a cui è affidato). Gli alunni puliscono classi, corridoi e cortile per non lasciare rifiuti che Rolo possa mangiare. Si comportano diversamente tra loro. E il progresso dell’alfabetizzazione è scientificamente provato: secondo ricerche condotte da Dogs Helping Kids, i bambini leggono meglio e di più, se un cane li sta ad ascoltare. “Ho impiegato due anni a convincere, naturalmente con l’approvazione dei genitori, le autorità scolastiche a richiedere un cane”, racconta Katrina Roberts, la docente responsabile del progetto, al quotidiano londinese, “ma ora sono tutti contenti”.

Il ministero dell’Istruzione non obbliga a registrare i cani per cui non si sa quanti ce ne siano nelle scuole inglesi. Di sicuro sono molti. Ma i cani della Dhk sono di qualità speciale. L’addestramento costa 5 mila sterline (circa 6 mila euro) ad esemplare, raccolte con donazioni private. E gli addestratori conoscono il proprio mestiere. “L’idea di un’associazione del genere mi è venuta vedendo un film ispirato alla vera storia di uno dei primi cani co-terapeuti in America che aiutava bambini con disturbi emozionali”, spiega Tracey Berridge, fondatrice e direttrice di Dogs Helping Kids. Con un master dell’Università di Southampton in comportamento degli animali da compagnia, è stata la prima nel Regno Unito a studiare gli effetti dell’uso dei cani nella scuola. Alla Huntington School di York giurano che Rolo imparerà presto a leggere anche da solo, perlomeno qualche parola: come “down” (giù), per capire quando mettersi a cuccia. Ma intanto, grazie a lui, leggono meglio e più volentieri i bambini.

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