Essere ricoverati in ospedale non è mai una cosa bella. Per James sarebbe stato ancora più dura visto che è un bambino di nove mesi affetto da autismo, incapace di parlare e terrorizzato dal contatto umano. 

Ma per sua fortuna a tenergli compagnia c’è Mahe, il cane che lo assiste e che non lo lascia mai solo. E anche in quest’occasione il suo amato amico a quattrozampe gli è stato vicino nella sua stanza di ospedale. 

Il ricovero di James si è reso necessario per una risonanza magnetica e per analizzare gli attacchi a cui è soggetto. Ma per non rendere la sua permanenza ospedaliera un’ulteriore fonte di stress, gli è stato concesso di portarsi insieme il suo amico animale. 

Ogni volta che veniva sottoposto a qualche esame, James cercava con lo sguardo Mahe e lo non faceva mai mancare il suo rassicurante musetto al suo giovane amico. 

Ma al di là dell’aiuto in ospedale, è nel quotidiano che Mahe svolge il suo ruolo speciale: negli ultimi due anni e mezzo i due sono inseparabili, a scuola come in vacanza, sempre insieme. 

«C’è una magia speciale tra un bambino autistico e i cani, perché riescono subito a calmarli – racconta la madre di James -. I bambini spesso mantengono il contatto visivo con il loro cane, mentre ciò non accade con i genitori e i fratelli». 

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