Brindisi, 1 febbraio 2018 – Il Basket Brindisi sostiene i gatti in difficoltà. Daniel Donzelli: “Adottate i gatti meno fortunati”. Questo lo spirito dell’iniziatia che nasce dal desiderio di adottare un gatto brindisino, uno dei   tanti messi in salvo dall’Associazione “Guardia dell’Ambiente” delegazione di Brindisi, da parte di Daniel Donzelli, giovane promessa del Basket Happy Casa Brindisi nel ruolo di “ala grande”. Daniel è cremonese di nascita e brindisino per carriera sportiva.

Il giocatore racconta che la sua famiglia, oltre ad avere affinità con lo sport – un padre ciclista ed una sorella giocatrice di basket – ha dedizione e  grande amore per gli animali, tanto da avere una famiglia  allargata per la presenza di  tre cani e tre gatti tutti sistemati nell’abitazione natia, a Cremona. Daniel sottolinea, inoltre,  che il bisogno di una nuova adozione nasce dal desiderio di aiutare un altro gatto e per la  prolungata lontananza dai suoi animali. Si tratta, quindi, di una scelta responsabile con la volontà di  aggiungere  un altro micio nella sua vita. In questo caso si tratta di un micio brindisino dagli infelici trascorsi, come la maggior parte dei gatti messi in salvo da Antonella Brunetti e dai volontari, per aggiungere un  altro affetto nella sua vita.

Dopo il colloquio di rito, Daniel si è recato presso la struttura dei “Micetti di Brindisi” che ospita  i tanti  gatti soccorsi e accuditi quotidianamente dai delegati e,  dopo aver conosciuto i vari ospiti, anche grazie ai consigli dei volontari, Daniel ha deciso di adottare una gattina tigrata di  quattro mesi e mezzo, la quale, come gli altri cinque fratellini della cucciolata,  sembrava essere invisibile agli occhi dei vari visitatori e potenziali adottanti che hanno fatto visita al rifugio.

“Ogni gatto soccorso ha una storia – afferma Antonella Brunetti , delegata Guardia dell’Ambiente – da quelli soccorsi dalle forze dell’ordine alle segnalazioni dei cittadini. Noi cerchiamo in ogni modo possibile di garantire tutto quanto necessario al loro benessere, e la fase dell’adozione, così delicata e importante per valutare l’idoneità del richiedente, è la fase conclusiva di un lungo percorso. Con l’auspicio  che anche i  colleghi di Daniel seguano l’esempio o vengano a trovare gli ospiti del rifugio – afferma Brunetti – assicuro che  sarà tempo investito per la “cura dell’anima”, tempo capace di indurre emozioni. Stimolazione psichica fino alla riduzione dello stress, e tutto grazie alla fusa feline”.
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