La sua storia è cominciata quando è stato salvato dai volontari, mentre era quasi in fin di vita. Il piccolo cane di razza mista è stato trovato abbandonato in un campo, in mezzo all’immondizia, in California. Noah, come è stato ribattezzato, aveva appena 5 mesi ed era nato senza occhi e con le zampe posteriori deformate. Era minuscolo, denutrito e non riusciva a stare in piedi. 

«Quando lo ho visto ho capito che era fatto per me. Dopo cinque minuti avevo già cominciato a compilare i moduli per l’adozione», ha raccontato Lisa Marie. La donna aveva già un cane cieco a casa ed era pronta ad aiutarne un altro. 

Così Noah si è trasferito in Wisconsin, insieme a una speciale sedia a rotelle che gli permette di muoversi senza difficoltà. Sono bastati pochi mesi, però, perché Lisa Marie si accorgesse che il suo nuovo cucciolo non era solo un sopravvissuto, ma anche un salvatore. «Noah ha una personalità unica, vuole solo essere abbracciato e coccolato»… Così la donna ha deciso di condividere questa dote, portando il piccolo in una casa di riposo vicina. Il potere positivo della presenza di Noah ha subito fatto prodigi per gli ospiti. «La prima volta che lo ho portato, lui è subito saltato in braccio ad una signora molto anziana, malata di demenza senile. La donna non parlava da parecchio tempo ma è bastata la vicinanza di Noah perché riprendesse ad emettere suoni». Ha raccontato Lisa Marie. 

Subito dopo questo primo esperimento, Lisa Marie è stata chiamata per portare Noah in una scuola, dove le maestre cercavano un modo per parlare di bullismo. Quando lo hanno visto, i bambini pensavano che il cane non potesse fare nulla, né muoversi né giocare. Invece Noah gli ha dimostrato l’esatto contrario. «Volevo dare ai piccoli questo messaggio: anche chi all’esterno sembra così diverso, in realtà è uguale a tutti gli altri. Le differenze non dovrebbero provocare esclusione, ma dovremmo imparare ad essere empatici con tutti». 

Il lavoro di Noah, ora, è diventato quello di essere un testimonial contro il bullismo. Il cagnolino e la sua padrona continuano a visitare le scuole e a diffondere tra gli studenti il loro messaggio di accettazione del prossimo e hanno iniziato anche una raccolta fondi, destinata ad aiutare altri cani abbandonati, proprio come era stato Noah. 

Ora il piccolo ha una casa sicura e, grazie a lui, anche molti altri amici a quattro zampe potranno trovare rifugio e amore. 

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