Mercoledì, 18 Novembre 2015 15:12

caneospedaleRecempimento regionale delle ‘Linee Guida nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali (IAA)’ e riconoscimento della formazione pregressa.
Sono questi gli impegni assunti prioritariamente dal Ministero della Salute in seguito allo workshop organizzato il 24 settembre scorso sulle IAA. In quella occasione, il Sottosegretario Vito De Filippo ha voluto promuovere un confronto allargato sulle recenti Linee guida, finalizzato all’armonizzazione del loro recepimento. A tirare le somme è lo stesso Ministero in un documento pubblicato oggi, che fa il punto sugli aspetti attuativi e scientifici delle Linee Guida. Il Ministero prefigura “eventi successivi volti a consolidare le opinioni fin qui raccolte e a valorizzare le progettualità realizzate da enti e associazioni italiane” ed auspica “la creazione di gruppi di lavoro che individuino le modalità di implementazione delle attuali linee guida nei vari ambiti in cui il settore si articola”.

Principali risultati dello workshop-  Il documento conclusivo elaborato dal Ministero della Salute puntualizza alcuni challenge, a partire dall”importanza di coinvolgere attivamente la componente medica e di ampliare le conoscenze scientifiche disponibili controbilanciando l’efficacia e i rischi delle IAA.

All’interno delle definizioni proposte dalle Linee Guida, il documento registra l’esigenza di chiarire l’interpretazione che deve essere attribuita al termine “attività sportiveagonistiche” che non sono considerate AAA. Richiedendo una équipe multisciplinare, le IAA dovranno considerare l’inserimento della figura dello psicologo con un ruolo trasversale di supporto nella gestione delle dinamiche di gruppo e dell’eventuale disagio psicologico che gli operatori possono incontrare nella loro attività sul setting. E sempre a questo riguardo, “una nuova valutazione del ruolo del veterinario comportamentalista”.
Al riguardo ANMVI e SISCA avevano suggerito che al Medico Veterinario esperto in Medicina Veterinaria Comportamentale fosse riconosciuta una maggiore considerazione e valorizzazione, come  profilo professionale preferenziale- benchè non esclusivo- ai fini delle selezioni e del conseguimento ruolo di Medico Veterinario esperto in IAA.

Il Ministero ha registrato anche l’istanza di figure professionali che “lamentano un compenso non adeguato e la necessità di stabilire dei tariffari”.Tra gli operatori del settore alcuni chiedono di valutare l’opportunità di un inserimento degli IAA nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) come possibile soluzione.  Il recepimento a livello regionale delle Linee guida pone il problema di una sua corretta armonizzazione volta a garantire equità di trattamento tra i professionisti del settore indipendentemente dall’area di provenienza, garantendo in tempi brevi la realizzazione di registri che tutelino la
professionalità degli operatori.

Le strutture di svolgimento delle IAA dovranno tenere conto della sicurezza sui luoghi di lavoro e di requisiti assicurativi necessari a tutelare le parti coinvolte negli IAA. La presenza sul territorio di realtà molto diversificate (in particolare per quanto riguarda i Centri di riabilitazione equestre) può rendere difficile l’adeguamento ai requisiti strutturali e gestionali previsti dalle Linee guida.

Dallo workshop è emerso che il coinvolgimento degli animali in questa tipologia di interventi “ha delle implicazioni etiche che non possono essere sottovalutate”. Il benessere dell’animale “deve essere tutelato come presupposto essenziale a permettergli di instaurare una relazione efficace con il paziente/utente. Di conseguenza deve essere posta estrema attenzione alle necessità sanitarie e comportamentali dei soggetti coinvolti”.
Altrettanto evidenziata l’esigenza di “valutare e palesare in maniera adeguata i rischi per il paziente/utente connessi all’animale e di definire standard sanitari e comportamentali per i soggetti animali considerati idonei”.

Due i principali challenge trasversali del documento ministeriale: 1. Maggiore sinergia tra il sistema sanitario nazionale e gli enti e le associazioni che operano sul territorio nell’ambito degli IAA al fine di migliorare la qualità dei servizi offerti. 2.  Considerare le peculiarità della “riabilitazione equestre” nella definizione della composizione dell’équipe, della formazione degli operatori e delle responsabilità dei soggetti coinvolti.

Allo workshop di settembre hanno partecipato Maria Chiara Catalani, Vicepresidente SISCA e Raimondo Colangeli, Vicepresidente ANMVI con delega alla medicina veterinaria comportamentale.

Linee guida IAA – Riflessioni e proposte condivise -Report conclusivo

pdfDOCUMENTO_CONCLUSIVO_IAA.pdf313.46 KB

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