Brescia – Il titolo accalappia due aggettivi qualificativi, per altrettante attribuzioni connotative: “Cani educati e proprietari felici”.

In questo modo, l’addestratore e formatore cinofilo Andrea Grisi, alias “Doctor dog” secondo lo pseudonimo anglosassone che lo identifica, ha riassunto il nesso d’insieme del proprio libro, realizzato dalla “Compagnia della Stampa” con quella sintesi pragmatica di copertina che è relativa al contenuto dell’opera, assicurata in una chiara formula allusiva, secondo l’indicazione proposta nei termini di “I cani non si soffiano il naso. I consigli di “Doctor dog” per cani educati e proprietari felici”.

Le premesse esplicitate in tale intitolazione riassuntiva, secondo una diretta espressione argomentativa, sono sviluppate negli interessanti contenuti di questa qualificata pubblicazione divulgativa che, in poco più di cento pagine illustrate, offre efficaci sezioni di lettura, rispettivamente dedicate ad una serie di pratici esercizi cinofili, come pure a testimonianze biografiche di interpreti del settore, oltre che ad alcuni approfondimenti di cultura veterinaria e ad esemplificazioni di casi specifici, peculiarmente improntati sulla realtà degli “amici a quattro zampe”, nel modo privilegiato di una riuscita interazione con l’uomo ed in una contestuale e rispettosa pertinenza comportamentale.

L’assegnazione tipografica di un colore, a ciascuna delle sezioni di lettura accennate, risulta confacente ad un’agevole consultazione del libro, attraverso le eleganti cromie indicate nell’impaginato che, in una visione complessiva dell’opera, risultano utilmente ordinate secondo la ragionata sequenza di tratti colorati dove le stesse risultano meglio fruibili in un modo altrettanto capillare.

Con questo libro, vorrei raccontare non tanto la mia storia, ma la straordinaria passione che mi muove da sempre e nel farlo, vorrei che il lettore potesse avere degli spunti su cui riflettere e agire nei confronti del suo cane. Pratico un mestiere difficile: intervengo per insegnare ai quadrupedi ad interagire con i loro bipedi, ma è ai proprietari che io insegno davvero: a capire, sentire e vedere il loro cane per poi riuscire a vivere meglio in sua compagnia”: afferma, fra l’altro, l’autore, rispondendo all’enunciazione costitutiva dell’esordio scelto per la spontanea pagina introduttiva, rappresentando una effettiva e sentita dichiarazione d’intenti, destinata a mostrare i propri frutti nello svelare numerose informazioni sulle più ricorrenti specificità della composita varietà canina.

i cani non si soffiano il nasoSulla base di questi orientamenti, il libro appare come una concreta propaggine esperienziale messa a disposizione dall’autore, nella significativa modalità induttiva attraverso la quale si profila la forma editoriale che compendia una sottesa attività eseguita e pure sperimentabile nella testualmente espressa prerogativa, pubblicata nella leale avvertenza di “io sono Andrea Grisi, conosciuto come Doctor Dogt e lavoro con i cani, ma attenzione, il mio lavoro non è addestrare i cani. Il mio lavoro è insegnare ai proprietari come farlo e fare in modo che il rapporto tra cane e umano migliori e si sintonizzi sui bisogni e sui tempi di entrambi”.

Per promuovere quelle affinate vie empiriche che promuovono il concreto combaciare delle prospettive trattate nelle conoscenze di fatto ad esse intrinseche ed utilmente correlate, la pubblicazione, fra l’altro, sviscera concreti pronunciamenti relativi “alle regole per educare un cane”, come pure al “linguaggio corporeo del cane”, con tanto di trattazione del “gioco dell’inchino”, osservato nel lungo raggio di decifrazione delle manifestazioni canine a loro volta pure inerenti lo “alzare la zampa”, il “saltare addosso”, il “dimenare le anche”, lo “sbadigliare”, il “leccare”, il “rovesciarsi sul dorso”, il “tranquillizzarsi urinando”, lo “scodinzolare” e gli “abbracci e coccole”.

Tematiche che l’autore, Andrea Grisi, istruttore “ENCI” (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) e fra altre sue referenze, pure inventore della “disciplina “Acqua Gym for Dog”: una ginnastica che si svolge in acqua con il proprietario”, lega, alla qualificata esposizione di altri avvalorati punti d’interesse, nella messa in chiaro delle caratteristiche necessarie per la fattibilità di un programma di allenamento cinofilo che, da un livello comune di diffusa appartenenza, rilevabile nella generalità dei cani, si diversifica, poi, attraverso le considerazioni distribuite in altre pagine del libro nel riscontro analitico riguardante i differenti esemplari di boxer, di pastore tedesco, di labrador, di cocker, di maltese e di lupo cecoslovacco.

Poco più di un centinaio di pagine illustrate corrispondono a quanto è pure evidenziato dal sindaco di Brescia, on. Emilio Del Bono, all’inizio della pubblicazione stessa, contrassegnata da una sua premessa istituzionale che attesta la bontà del lavoro sviluppato editorialmente anche nei particolari sui quali il medesimo primo cittadino pone attenzione: “(…) Come ogni relazione, anche quella con i nostri “amici a quattro zampe” va coltivata, approfondita, perfezionata, senza dare nulla per scontato. Come facciamo a essere sicuri che il cane capisca quello che ci aspettiamo da lui? A nostra volta, siamo certi di interpretare correttamente i suoi bisogni e le sue richieste? Con “I cani non si soffiano il naso”, Doctor Dog risponde a queste e a tante altre domande in maniera divertente e chiara, ma non per questo meno accurata e precisa”.

Fra “premio” e “correzione”, destreggiandosi operativamente anche fra le sfumature possibili di ogni prevedibile interazione con il proprio segugio, una schematica linea d’azione è promossa nel libro per il tramite dell’avvicendarsi di un dozzina di esercizi di allenamento cinofilo, integrati da particolareggiate indicazioni che formulano quel profilo appassionato, capace di promuovere una guida d’orientamento per il medesimo settore dove il dott. Emanuele Ricifari, fino all’ottobre del 2015, Vice Questore Vicario di Brescia, nel suo contributo di presentazione del volume, ritiene che quest’opera possa essere funzionale a coprire anche una certa qual lacuna, relativa alla condizione dei cani verso i quali, a volte, pare che non tutti abbiano un’adeguata premura: “Non tutti, purtroppo li educano, infatti, con la necessaria coscienza e alcuni lo fanno con una “leggerezza” figlia di un pressapochismo che questi “amici” non meritano. Ironico, “azzeccato” e garbato il titolo, mentre molto gradevole e “formativa” la lettura del presente libricino. Personalmente ne regalerò una copia a tutti i miei amici cinofili”.

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