VICENZA

I cani dell’Enpa donatori di sangue
che salvano la vita ai 4 zampe malati

Morgana e Aron, eroi silenziosi, dal canile aiutano i loro «colleghi» in pericolo di vita

VICENZA Sofia è una cagnolona nera di 8 anni. Alcune settimane fa Sofia è stata colpita da una brutta patologia e operata d’urgenza. Durante la convalescenza non tutto è andato per il verso giusto, poiché uno choc ipoglicemico post-operatorio l’ha ridotta in fin di vita. Nala invece di anni ne soltanto due e ha una grave forma di anemia emolitica immunomediata, potenzialmente mortale. E poi c’è Bruce, un labrador anziano. Anche lui ha rischiato di morire sotto i ferri, a causa di una brutta emorragia.

Tre storie diverse con comune legame. Sofia, Nala e Bruce infatti devono la loro vita non soltanto a cure veterinarie tempestive, ma alla rottweiler Morgana e al Dogo argentino Aron, che hanno donato loro il sangue per consentire loro di superare il momento più critico. Aron e Morgana sono due ospiti del canile Enpa di Vicenza e fanno parte del progetto di emotrasfusione «Amici per la coda». Aron e Morgana tra l’altro, come tutti i cani di canile, sono due animali davvero speciali, con una storia difficile alle spalle.

«Morgana – racconta Erica Ferrarese, responsabile dell’Enpa di Vicenza, l’abbiamo trovata due anni fa, legata a un palo da qualcuno che evidentemente la considerava non un essere vivente ma un oggetto». Aron, invece, era il compagno di un ragazzo con gravi problemi di tossicodipendenza. Lui voleva bene al suo cane, a modo suo però. Soprattutto, era del tutto incapace di provvedere alle sue necessità. E così, di fronte al rischio di una morte per stenti («quando è arrivato nella nostra struttura, il cane era pelle e ossa», racconta Erica), il ragazzo si è convinto a cedere Aron a chi si sarebbe potuto occupare delle sue esigenze quotidiane.

Per donare il sangue ci vuole un “fisico bestiale”, ed è proprio per questo, per la loro taglia e il perfetto stato di salute, che Morgana e Aron sono stati scelti per il progetto “Amici per la coda”, ma, fa sapere l’Enpa di Vicenza, nella struttura ci sono molti altri quattro zampe in grado di aiutare i loro compagni in difficoltà. «I cani vivono il momento della trasfusione senza agitazione né stress. Anzi, grazie a un’abbondante dose di premietti e ricompense, l’appuntamento ha finito con il diventare quasi un momento ludico. D’altro canto – prosegue Ferrarese –, la donazione di sangue non ha alcuna controindicazione per gli animali, se si osservano i giusti tempi di recupero e se viene condotta sotto stretto controllo veterinario. Qualunque cane, di proprietà o di canile, purché delle giusta taglia, può contribuire a salvare una vita». L’altra nota lieta della vicenda, è che Morgana da qualche giorno non è più in canile. Ha lasciato la struttura per raggiungere la sua nuova casa, da dove, tutti ne sono sicuri, continuerà ad aiutare i cani meno fortunati.

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