Con l’arrivo dell’estate a tutti i padroni di animali domestici si ripresenta il solito problema: dove lasciare i fidati compagni durante le vacanze? A Bergamo e dintorni sono molte le strutture che offrono ospitalità a pagamento per cani e gatti.

Le strutture e i prezzi. I prezzi variano molto da pensione a pensione, così come i servizi offerti: si va dalla semplice permanenza fino a pacchetti che uniscono l’ospitalità a corsi di socializzazione con altri animali o a trattamenti terapeutici. Inoltre, in cerca di un’entrata in più, sono molte le persone disposte ad ospitare gli animali altrui a casa propria, ma sicuramente la scelta più frequente dei padroni è di portare cani e gatti in pensioni create appositamente per accoglierli e attrezzate con gabbie e spazi verdi. Le pensioni sono pensate come veri e propri alberghi per cani, più o meno lussuosi, e il prezzo della custodia si conta a notte: il costo di una notte in pensione completa per un cane (che, proprio come per gli umani, comprende vitto e alloggio) può variare molto in base alla taglia dell’animale, ma si aggira attorno ai 15-20 euro. Per un gatto invece la media si attesta sui 10 euro al giorno.

È più difficile trovare pensioni per animali nel centro cittadino: i cani abbaiano e i gatti miagolano, tanto più se sono in gruppo, e proprio per evitare disagi a quanti abitano vicino alle pensioni nella Gazzetta Ufficiale si legge che «le strutture per il ricovero e la custodia dei cani e dei gatti devono essere distanti almeno cinquecento metri dai nuclei abitati o secondo le distanze previste dai regolamenti di igiene comunali o da altra normativa vigente».

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Dove sono a Bergamo. In via Tadini a Bergamo c’è però il Centro Cinofilo Dog Zone, dove con prezzi allineati alle altre strutture si può richiedere di combinare il soggiorno a corsi di addestramento o addirittura a sedute di riabilitazione canina in piscina. Eddy Brambilla accoglie cani e gatti al Maple Tree di Treviglio, una pensione per soggiorni superiori a un giorno dove, come in molte altre, il costo del servizio varia in base alla taglia e ai bisogni dell’animale: si parte da 18 euro al giorno per un cane di taglia piccola tipo yorkshire, per poi passare a 20 euro al giorno per labrador e golden retriver, 22 euro per i cani di taglia grande e infine 25 per i cani di così detta taglia gigante. «Anche se l’animale deve seguire particolari trattamenti veterinari i costi aumentano. Le cose cambiano anche nel caso di cani particolarmente irrequieti o pericolosi. È difficile ospitare animali difficili come i pitbull, i terrier, i lupi cecoslovacchi o i rottweiler, perché nel 90 per cento dei casi non è possibile farli stare con altri cani e perciò per noi diventa impossibile ospitarli nel periodo estivo, quando abbiamo almeno due cani in ogni box». Al Maple Tree ci sono 20 box per cani che, come in ogni altra pensione, devono avere una certa grandezza stabilita per legge. I gatti invece qui pagano 10 euro al giorno in stanza singola, o meglio, in box singolo. Come negli alberghi, anche nelle pensioni per animali si distingue tra alta e bassa stagione: «Abbiamo il clou di prenotazioni nelle prime tre settimane di agosto, – dice Massimo Pirola, gestore della pensione per cani e gatti Il Paradiso di Urgnano – la nostra attività è molto soggetta alla stagionalità».

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Anche le altre pensioni lavorano soprattutto nei mesi estivi: è già finita la disponibilità per la settimana di Ferragosto all’Allevamento San Francesco di Caravaggio, dove i cani possono soggiornare con 22 euro al giorno indipendentemente dalla taglia, con uno sconto per una permanenza di tre settimane consecutive. «I periodi in cui c’è più richiesta sono quelli in cui le scuole sono chiuse: luglio, agosto, ma anche Capodanno e Pasqua, o durante i ponti e i weekend»: a parlare è Pietro Conti del Contèl di Brignano Gera d’Adda, pensione a cinque stelle dove un cane può soggiornare con 25 euro a notte, mentre un gatto con dieci euro in meno. «Sappiamo di essere tra i più cari della zona, ma i nostri prezzi sono giustificati: abbiamo un personale molto preparato, la struttura ha tanti spazi verdi e un ambiente costantemente pulito e sanificato, utilizziamo buoni prodotti per l’alimentazione. Inoltre vantiamo una grande esperienza, iniziata nel 1988 quando abbiamo costruito questa struttura appositamente per accogliere gli animali». Come mai avete deciso di non variare i prezzi in base alla taglia del cane? «Si pensa che il cane grosso costi di più ma io credo che un cane più piccolo sia generalmente più costoso: un cane di taglia grande ha spesso un’alimentazione semplice, mentre quello di taglia mini ha bisogno di cibo cucinato perchè spesso è abituato ad un’alimentazione casalinga».

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Al Paradiso di Urgnano non si superano i venti euro al giorno per il soggiorno di cani e gatti, che vengono tenuti rigorosamente separati: «I gatti hanno bisogno di molta tranquillità per adattarsi ad un nuovo ambiente, – spiega Pirola – ancor più di quanta ne serva ai cani, perché il gatto è un animale più sensibile al rumore e sente molto la presenza di altri animali. Se fossero costretti a stare nei pressi di cani che abbaiano, ne sarebbero molto infastiditi». In generale i cani si adattano bene a queste nuove sistemazioni, provvisorie ma dove trovano tutto quello di cui hanno bisogno: in tutte le pensioni ci sono spazi aperti e chiusi, puliti regolarmente, e un’area per lo “sgambamento”, termine tecnico per indicare il luogo dove si fanno correre e giocare gli animali, che così possono sgranchirsi le zampe.

Molte strutture offrono anche un servizio di “asilo”, come all’Asilo delle Coccole di Chiara Dini a Dalmine dove i cani vengono custoditi dalla mattina alla sera mentre il padrone è via. Tutte queste strutture si richiamano soprattutto alla volontà di garantire il benessere dell’animale, per fare in modo «che i nostri ospiti possano trascorrere una vacanza in un ambiente accogliente e sicuro, e cosa più importante, che il distacco dal loro amato padrone sia il meno traumatico possibile», come pubblicizzato sul sito internet dell’Ibiscoblu di Cologno al Serio. Per accedere alle pensioni è sempre richiesto che l’animale sia iscritto all’Anagrafe Canina e che quindi sia in possesso di microchip, oltre che sia vaccinato. Molti gestori inoltre preferiscono incontrare il cane prima del soggiorno per capire se la convivenza con altri animali sia un’esperienza adatta a lui.

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I privati. Con a disposizione pochi soldi, i costi calano se si decide di lasciare il proprio animale nelle mani di un privato, che lo ospiterà e curerà a casa propria. In questo caso la strada più semplice consiste nello spulciare gli annunci di siti internet dedicati ai servizi di dog sitting come www.pawshake.it o www.dogbuddy.it: qui si può individuare su una mappa la persona che abita nella posizione più vicina a noi e, dopo essersi fatti un’idea delle sue competenze attraverso le foto del profilo e le recensioni lasciate da altri padroni, contattarla direttamente. In questo caso i prezzi sono generalmente più bassi rispetto al soggiorno in una pensione, ma servono comunque almeno 13/15 euro a notte per trovare qualcuno disposto ad ospitare il proprio cane o gatto: se Silvia, sul sito pawshake.it, chiede 30 euro al giorno per ospitare un cane nel suo appartamento a Bergamo, Eleonora ne chiede giornalmente 13 per un soggiorno nella sua casa di Almé.

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