Agenpress. Che quello dei pet sia un “mercato” con i suoi pro e i suoi contro e’ sempre piu’ evidente. E se e’ appena tramontata la malsana idea di tassare i proprietari dei cani non sterilizzati, possibili responsabili di cucciolate non desiderate e quindi a rischio di abbandono e quindi a carico della comunita’, ora si affaccia una proposta di segno apparentemente opposto.
Obbiettivo simile: svuotare un canile, in particolare quello di Palermo.
Come? Con una sorta di bonus dog: una paghetta di 480 euro a chi se ne porta uno a casa! Per questo, sono stati stanziati dal Comune 96 mila euro per il 2017 e 30 mila per il 2018.
Ma se qualcuno pensa che questa misura sia una campagna straordinaria per il benessere dei cani e quindi per trovare una casa ai cani del canile, si sbaglia di grosso! L’obbiettivo e’ svuotare le gabbie per poter far partire i lavori e quindi dare il via libera alla ditta che nel 2012 si e’ aggiudicata l’appalto.
E tutto questo avviene a Palermo, in Sicilia, dove ancora la legge su randagismo e’ applicata in maniera a dir poco diversa da altre Regioni d’Italia. Insomma uno di quei casi dove ancora cani randagi esistono e forse il Comune di Palermo dovrebbe occuparsi di questo fenomeno e di prevenirlo, visto che ha soldi da investire.
Chi frequenta il mondo dei cani sa bene che moltissimi cani arrivano dalla Sicilia e dalla Campania e vengono adottati da privati al Centro e al Nord. Vengono portati direttamente da associazioni che si occupano di animali perche’ responsabilmente c’e’ chi decide di aprire le porte della propria casa ad un animale abbandonato con cui dividera’ i prossimi anni della sua vita, e non per un “regalino” di 480 euro!
Donatella Poretti, consulente Aduc. Cura la rubrica “Vita da cani”
){kind=link}