“Noi non ti abbandoniamo. Il tuo posto è sempre accanto a noi”. Questo il messaggio scelto dal Ministero della salute per la campagna 2016 contro l’abbandono di animali domestici. L’abbandono di un animale è un reato e l’articolo 727 del Codice Penale recita che “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro”.

Eppure ci siamo, ecco l’estate e le tanto agognate vacanze, ma è anche il triste momento in cui i canili si riempiono e il cane diventa un peso.

Ho sempre creduto che chi abbandona, non crede di essere un “delinquente”, pensa che ci sarà qualcun altro che si occuperà meglio di lui, il classico pensiero ipocrita ottimista che salva la coscienza dell’inetto. Dimenticherà presto il suo reato, magari dirà al suo bambino, che il cane, ingrato, è fuggito. Non comprende che questa scelta segnerà per sempre il suo destino, sceglierà ancora percorsi di vita similari: di comodo, di opportunismo spicciolo, affetti superficiali, falsità, bugie e rischierà di ottenere  il corrispettivo, il nulla.

Le punte massime di animali abbandonati si registrano nel periodo estivo (25-30%), quando la partenza per le vacanze pone il problema della presenza di un quattrozampe. Si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti, di fame di sete e malattie o a causa di maltrattamenti, bastonati, impiccati, bruciati, avvelenati. Per convincervi dell’innata cattiveria umana, basta andare in un qualsiasi canile e vedere con i vostri occhi e soprattutto ascoltare le loro storie, dalla voce dei volontari animalisti, di quelle povere vite scampate ad una efferata fine e di quelli che non ce l’hanno fatta.

Capiamoci bene, le persone abbandonano gli animali sempre, in ogni periodo dell’anno, ma è in questi mesi che si registra un aumento del fenomeno. Dopo l’apertura della stagione venatoria, perché il cane non è bravo a cacciare…oltre il 30% dei cani viene abbandonato subito .

Gli animali d’affezione non sono peluche, giocattoli inanimati di cui sbarazzarsi quando si vuole – ha dichiarato il Ministro della salute, Beatrice Lorenzin -, sono compagni di vita che abbiamo scelto volontariamente di accogliere nelle nostre case, che abbiamo invitato a far parte delle nostre famiglie. Le vacanze estive non possono essere una scusa per disfarsene. È una questione di civiltà. Senza dimenticare – ha aggiunto il Ministro – anche il rischio di incidenti di cui gli animali abbandonati in strada sono troppo spesso causa.”

L’abbandono di cani, specialmente a ridosso dei mesi estivi, è ancora, purtroppo una triste realtà. Solo nel 2015, secondo le associazioni animaliste, sono stati quasi 65 mila gli ingressi nei canili in tutto il territorio nazionale. Un dato che non esaurisce il numero potenziale di animali abbandonati.

 “La cultura del possesso responsabile è un obiettivo al quale il Ministero della salute punta con decisione. I nostri amici a quattro zampe – ha aggiunto ancora il Ministro – sono una fonte d’affetto inesauribile che siamo chiamati a ricambiare anche con il rispetto e l’assunzione di responsabilità. Scegliere di possederne uno significa assumersi una serie di oneri, non ultimi quello di conoscere da vicino le loro esigenze etologiche, di provvedere al loro benessere, di tutelarlo e di impedirne la riproduzione incontrollata. Facendo le scelte giuste e raccogliendo a tempo debito le informazioni necessarie non è impossibile portare in vacanza il proprio cucciolo. Ricordo anche – ha concluso Beatrice Lorenzin – che sul portale del Ministero sono a disposizione informazioni e consigli utili per viaggiare, in Italia e all’estero, con il proprio animale, in auto, in aereo, in nave o in treno.”

 La campagna del Ministero della salute, coordinata dalle Direzioni Generali della Comunicazione e della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari sarà on line sul portale del Ministero, sarà veicolata sui social network, su organi di stampa e su testate regionali, in particolare del sud dove il fenomeno resta più diffuso. Si avvarrà inoltre della collaborazione dell’associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) in virtù del fatto che, secondo le norme attuali, sono proprio i Sindaci ad essere chiamati in prima linea nella lotta agli abbandoni e ai maltrattamenti.

La campagna racconta momenti della quotidianità di una famiglia nel corso di un intero anno, vissuti in serenità e gioia con il proprio animale domestico. La mini-storia inizia in primavera, nell’ipotetico momento dell’adozione dell’animale, prosegue in estate, durante la prima vacanza, e si conclude in inverno, a Natale davanti all’albero. Anche in vacanza, padre, madre e figlia non si separano mai dal proprio animale domestico, un meticcio di colore bianco. La continuità, dunque, non contempla l’assenza: la presenza costante del nostro amico a quattro zampe è sinonimo di allegria e di benessere per tutti. Anche per questo abbiamo verso gli animali da compagnia un grande debito di riconoscenza.

In ogni momento, in vacanza, durante le feste, o più semplicemente nella quotidianità, il nostro animale d’affezione può e deve restare accanto a noi.

Il video della Campagna contro l’abbandono degli animali 2016 in Francia

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  Fonte

www.salute.gov.it

www.lav.it

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