Anche quest’anno il Festival di Yulin, l’evento cinese dedicato al consumo e alla vendita di carne di cane, avrà regolarmente luogo a partire dal 22 giugno. Nonostante le proteste internazionali, il governo locale non ha ritenuto vi fossero le condizioni per un divieto alla ricorrenza, anche se le pressioni da parte dell’opinione pubblica sono servite a raggiungere un primo e importante risultato: la macellazione per strada, e con mezzi di fortuna, sarà quest’anno resa illegale. Nel frattempo, dalle parti di Hollywood moltissime celebrity hanno deciso di prestare la loro immagine per una campagna di sensibilizzazione, affinché in tutta l’Asia vengano prese azioni più significative per la protezione di cani e gatti.

Joaquin Phoenix, Matt Damon, Alicia Silverstone, Alyssa Milano, Pamela Anderson e Kate Mara: questi sono solo alcuni dei nomi dello star system a stelle e strisce che hanno deciso di prestare la loro immagine per la nuova campagna di sensibilizzazione. Realizzato dalla Animal Hope and Wellness Foundation, il filmato mostra alcune delle cruente immagini che caratterizzano il Festival di Yulin, dove i cani sono spesso vittime di atroci torture prima di essere uccisi.

Rinchiusi a decine in gabbie di piccole dimensioni, nonché sovente sottratti dai giardini delle abitazioni, non capita affatto di rado che i cani vengano scuoiati vivi, nonché sottoposti a violenze prima della macellazione, quali ustioni con fiamme e acqua bollente. La questione più urgente sollevata da questa campagna, di conseguenza, non è quella di escludere tout court il consumo di carne di cane in Asia, poiché talmente radicato nella società da richiedere necessariamente un intervento di sensibilizzazione di lungo periodo. Nell’immediato, tuttavia, si può richiedere che questi animali vengano quantomeno trattati con il dovuto rispetto quando in vita, rispettando sia standard igienici che le necessità tipiche della loro specie. Così spiega Marc Ching, fondatore della Animal Hope and Wellness Foundation:

L’industria della carne di cane è un commercio basato sulla credenza che, se si tortura o si abusa di un animale, la carne avrà un sapore migliore e vi si potranno trarre dei benefici per la salute. Indipendentemente da cosa si pensi sia lecito avere su un menu, la crudeltà, la tortura e la violenza sono sbagliate.

Come già accennato, per l’edizione 2016 le autorità hanno optato per il divieto di macellazione in strada, un fatto che potrebbe contribuire alla riduzione del numero di cani coinvolti, soprattutto quelli provenienti da allevamenti illegali o sottratti indebitamente ai proprietari. Come le stesse autorità hanno sottolineato, però, non vi sono spazi d’azione per il divieto dell’intero Festival, poiché mancano norme specifiche a livello centrale.

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20 giugno 2016

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