(di Francesca Pierleoni) (ANSA) – ROMA, 11 MAG – Max “è il poliziotto che Coliandro vorrebbe essere. Perché questo rottweiler è un poliziotto vero, cazzuto, forte, fico, mentre Coliandro siamo tutti noi”. Così Giampaolo Morelli traccia un parallelo tra il cane poliziotto al quale ha prestato la voce in Show dogs – Entriamo in scena di Raja Gosnell, la commedia live action in sala dal 10 maggio (in anteprima mondiale) con Eagle Pictures e l’ispettore televisivo per il quale è tornato da poco sul set a Bologna, diretto dai Manetti Bros.
    “Di Coliandro stiamo girando la nuova stagione, che stavolta sarà di quattro puntate. Andranno in onda da ottobre” spiega l’attore. In Show dogs le star sono proprio i cani che parlano tra loro, senza che gli umani possano capirli. Protagonista è Max, rottweiler rude e un po’ ribelle, assegnato a Frank (Will Arnett), agente dell’Fbi, per aiutarlo ad indagare sul misterioso rapimento di animali rari. Un traffico che passa per una prestigiosa mostra canina internazionale a Las Vegas. Max per parteciparvi prende lezioni da un ex campione reduce da una crisi di nervi, il cane papillon Felipe (doppiato nella nostra versione da Cristiano Malgioglio). A dare le voci italiane agli altri interpreti canini c’è un ‘branco’ di vip che comprende Ale e Franz, Claudio Amendola, Michela Andreozzi, Benji e Fede, Giulio Berruti, Rossella Brescia, Fabio Canino, Carlo Conti, Carolina Crescentini, Giacomo Ferrara, Chiara Francini, Nino Frassica, Lino Guanciale, Valeria Marini, Marco Masini, Rocío Munoz Morales, Lucia Ocone, Giorgio Panariello e Francesco Pannofino. Tutti hanno devoluto il cachet all’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), per un progetto contro il randagismo, al centro anche dell’anteprima romana di beneficenza, con i doppiatori che hanno percorso il red carpet insieme a cani in cerca di adozione.
    “Come attore sei abituato a recitare anche con corpo e occhi, la cinepresa cattura tutto, invece quando doppi puoi comunicare le emozioni solo attraverso il microfono – spiega Morelli -. E’ un limite che diventa uno stimolo, una sfida che avevo già accettato doppiando Rapunzel”. La voce americana di Max è il rapper Ludacris: “Naturalmente si ascolta l’originale, ma poi trovi caratteristiche più tue. Con il direttore di doppiaggio Massimiliano Alto, abbiamo scelto Max per questa napoletanità da cane fico e poliziotto”. Morelli ama i cani, ma i genitori non gli hanno mai permesso di tenerne uno e per ora non pensa di averne uno in casa: “Mi bastano come bestioline i miei due figli – scherza – che sono ancora piccoli”.
    Dopo Coliandro, a fine giugno lo aspetta il set di Volfango De Biasi per Alibi, remake dell’omonima commedia francese di Philippe Lacheau che oltralpe ha avuto in sala oltre 3 milioni di spettatori per circa 22 milioni di euro di incassi. “Restiamo abbastanza vicini alla versione francese – dice Morelli – dando naturalmente un’impronta italiana. La storia è quella lì, di un’agenzia specializzata nel procurare alibi a chi tradisce o dice bugie e mi pare tragga spunto da una vera agenzia. Ho detto sì perché il grado di irriverenza che c’è nel film”. Ha poi in cantiere il debutto alla regia: “E’ prematuro parlarne, ma ci sto lavorando, la storia è scritta, mi ci sto avvicinando seriamente”. Morelli vuole anche proseguire il sodalizio con i Manetti Bros, che al cinema è passato, fra gli altri, per successi come Song ‘e Napule e Ammore e malavita: “Con Marco e Antonio siamo amici, siamo famiglia – spiega -. Vedremo ciò che viene, ancora non sappiamo”.
   

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