Le associazioni che acciuffano i gatti, pensando che siano randagi, e magari li sottopongono a sterilizzazione, non commettono alcun reato. Lo avevano specificato qualche mese fa i volontari di «Le fusa», all’indomani della denuncia di un roveretano che si è trovato con il micio sterilizzato a sua insaputa, ma ora a dirlo è la procura: per quel fascicolo l’ufficio inquirente ha chiesto l’archiviazione.

La vicenda risale a qualche mese fa. A denunciare l’accaduto, era stato il proprietario di un gatto maschio non sterilizzato che abita nell’area nord della città. Il suo micio qualche tempo prima se n’era uscito di casa – com’era solito fare – ma non era rientrato per giorni interi. Quando la famiglia era ormai in allarme, l’animale si è rifatto vivo. Ma un filino dimagrito e con i segni evidenti di un intervento chirurgico. In sintesi, era stato sterilizzato. Da qui la denuncia in procura da parte dei proprietari dell’animale.
C’è voluto poco a capire come fosse andata. La stessa associazione «Le fusa» si era messa in contatto con l’Adige e aveva spiegato: l’animale era senza collarino e senza microchip. Si era allontanato da casa e aveva raggiunto una colonia di gatti randagi dalle parti di Volano. Da giorni lo tenevano sotto controllo. Poi, quando si sono convinti che fosse randagio pure lui, hanno fatto quel che prescrive la legge. L’hanno preso e sterilizzato.

Già questa spiegazione aveva aiutato a fare luce. Ma i proprietari dell’animale convinti non erano, e hanno sporto querela. L’ufficio inquirente ha fatto le sue valutazioni ed eseguito gli accertamenti necessari soprattutto per capire una cosa. Posto che il felino non aveva né microchip né collarino, hanno verificato se davvero i volontari non fossero a conoscenza dell’effettiva provenienza del gatto. Una volta stabilito che no, non avevano idea che l’animale fosse arrivato da un’abitazione e quindi non fosse un randagio, non c’era alcun motivo di procedere. Non c’è reato: da qui la richiesta d’archiviazione.

0 Comments

Leave a reply

©2024 ForumCani.com