Consigli utili e informazioni fondamentali per gestire un gatto all’aperto, o per farlo uscire di casa ed abituarlo all’aria aperta

Meglio il gatto dentro o fuori casa?

Diversamente dal cane, il gatto non ama essere guinzaglio così è più difficile consentirgli la vita all’aria aperta e qualche uscita di casa. Si può benissimo abituare l’animale a vivere in giardino senza scappare o fare danni ai vicini o in giro. Ma partiamo da un quesito: i felini stanno meglio dentro o fuori casa? Questi animali si sanno adattare perfettamente ad entrambe le situazioni, quindi se si ha la possibilità di farlo uscire in un giardino, grande o piccolo, si hanno tutti i vantaggi. Di sicuro, i mici che hanno la possibilità di vivere all’aperto sono più felici, ma anche i più a rischio. Fino a cinquant’anni fa, anche i gatti di appartamento passavano molto tempo fuori casa: lo stile di vita era diverso e c’erano molte false credenze e luoghi comuni presi per dogma assoluti. Ora, i piccoli amici sono confinati in casa o, i più fortunati, nel balcone. Cosa comporta a felino essere tenuto in un ambiente chiuso?

Gatto all’aperto, come non farlo scappare

Con i cuccioli è tutto più semplice, ma confinare al chiuso un gatto che fino a poco tempo fa è rimasto sempre in giardino è una impresa titanica e che può comportare un peggioramento della sua salute. Sarà sempre agitato, triste e cercherà di evadere in tutti i modi possibili. I più temerari arrivano anche a saltare dalla ringhiera di un balcone o dal davanzale della finestra. Sicuramente, un cane in giardino è più facile da gestire rispetto a un gatto, visto che la sua agilità gli permette di correre, saltare e nascondersi in modo da non farsi catturare. Molti padroni temono proprio questo, ovvero che il loro micio scappi di casa. Non tutti i felini scappano dal loro giardino, ma se si nota che questo comportamento diventa molto frequente, tocca agire subito. Si può evitare il problema recintando l’area con una rete alta 2 metri, con una tettoia rivolta verso l’interno del giardino di 50 cm. Inoltre, se è un cucciolo o comunque un esemplare giovane, si può provare ad addestrarlo con un richiamo. Ad esempio, associare il suono delle chiavi al momento della pappa farà capire a Fufi che, quando sente il tintinnio caratteristico, è ora di pranzo o di cena. Ovviamente, non bisogna dimenticare poi di fargli trovare almeno uno snack, altrimenti il felino disimparerà questo comportamento e i padroni si faranno lunghe notti insonni.

I pericoli per un gatto in giardino sono tanti, non solo quello di poter scappare. Intanto, anche se è praticamente a casa propria, bisogna che il micio faccia la profilassi anti pulci e zecche con un buon antiparassitario. Inoltre, lo stesso giardino deve essere a prova di micio. Si può coltivare una zona fitta di vegetazione, con cespugli e siepi in cui si può nascondere, ma priva di piante e fiori tossici, come l’oleandro o il mughetto. Inoltre, si può installare un tiragraffi ad albero o creare una zona sospesa in cui il micio possa appollaiarsi e sorvegliare il suo territorio dall’alto.

Gatto fuori casa, cosa fare

Per i gatti domestici sempre abituati in appartamento o in casa, è bene procedere per gradi, anche in caso di trasloco o con gattini di pochi mesi. SI deve iniziare con qualche oretta fuori casa, possibilmente con la supervisione del padrone. Se è cucciolo o se si dimostra agitato, si può provare a calmarlo con qualche snack goloso da dargli al ritorno a casa, in modo da associare le scorribande con dei ricordi positivi e per evitare che si allontani dal giardino.  Mai farlo uscire la notte e meglio essere costanti: anche se solo dieci minuti o mezz’ora, il micio deve abituarsi all’aria aperta tutti i giorni.

Gatto in giardino, cacciatore o preda?

Come già spiegato ampliamente nel nostro sito, la natura del gatto è la caccia. Quindi, cari padroni, non bisogna stupirsi ed essere disgustati se Fufi cattura lucertole, topi e uccelli solo per divertimento e istinto, perché se è ben nutrito non lo farà mai per fame. E se il felino all’aperto, al rientro in casa, stringe tra le fauci una lucertola o un topo, possiamo sorridere e non inorridire. E’ un regalo che fa ai padroni perché li reputa incapaci di procurarsi il cibo da soli, un comportamento istintivo che il felino sfodera solo a chi lo reputa degno, visto che mamma gatta lo riserva alla sua cucciolata. Attenzione quindi ad accogliere bene i cadaveri di topi, lucertole, calabroni, uccelli, rane, vermi e serpenti. A questo proposito: informarsi bene se sono presenti vipere velenose o specie di rettili che possono fare del male al micio, oltre ad animali selvatici pericolosi per lui e per l’uomo. In alcune aree di montagna, è obbligatoria soprattutto la vaccinazione contro la rabbia, in quanto le volpi sono portatrici. Stare attenti anche ai vicini con i cani: assicurarsi che siano tenuti al guinzaglio e che il micio non abbia la pazza idea di introdursi nel giardino del canino, perché può finire veramente male.

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