Gatto avvelenato e impallinato, muore dopo due giorni di agonia – Tuscia Web

Ronciglione – Caccia al killer di animali domestici in via Cristoforo Colombo – Due mici uccisi, una sparita in una settimana – La denuncia di due sorelle

Il gatto avvelenato e impallinato

Alice, la gattina scomparsa

Le sorelle Irene e Giada Lorusso

Irene Lorusso con Camillo, uno dei suoi gatti

Ronciglione – Il gatto sano

Ronciglione – Il gatto avvelenato in via Madonna di Loreto

Ronciglione – Avvelenato e impallinato.

Non bastava il veleno per topi. Per finirlo, gli hanno anche sparato. Ha resistito due giorni che, tra miagolii disperati per il dolore, sono sembrati un’eternità.

E’ l’ennesima vittima di via Cristoforo Colombo, a Ronciglione. L’ennesimo gatto ucciso. Anche se è davvero difficile capire a chi possa aver dato tanto fastidio e, soprattutto, perché.

E’ morto alcuni giorni fa, dopo essere stato avvelenato e impallinato il 5 agosto. Il secondo in una settimana, perché un’altra gattina, Alice, sua compagna di giochi, è scomparsa.

Negli anni, la lista degli animali domestici uccisi o fatti sparire si è allungata enormemente. Cani e gatti della zona, semplicemente, svaniscono nel nulla. E se vengono ritrovati sono agonizzanti e non c’è più niente da fare.

E’ stata una residente nel quartiere, Irene Lorusso, la proprietaria di Alice, a soccorrere il gattino in fin di vita e portarlo dal veterinario. Solo dopo le ecografie si sono accorti che gli organi erano definitivamente compromessi perché il micio era stato anche impallinato. Un gesto di pura crudeltà, perché il gattino è morto dopo due giorni di agonia.

Oltre ad Alice, Irene e la sorella Giada hanno perso altri due gattini nello stesso modo anni fa. Sono convinte che, dietro la sparizione e l’avvelenamento di cani e gatti della zona, quasi decennale, ci sia sempre la stessa mano di qualcuno che vive nel quartiere e odia gli animali. Lo sdegno è tanto.

“Ignoranza, crudeltà, un animo ignobile. Questo deve essere il personaggio che da ormai sette anni anni fa scomparire i miei gatti – dichiara Irene -. Per l’ultimo, non è servita la corsa dal veterinario, non ce l’ha fatta neanche lui. Voglio che venga individuato chi si macchia del sangue di questi poveri innocenti senza possibilità di difesa. Farò di tutto perché ciò avvenga nelle sedi opportune.”

Irene e Giada sono andate a sporgere denuncia alla caserma dei carabinieri di Ronciglione. “Vivere con la consapevolezza di non poter far nulla è alienante – continua Giada -. Quest’uomo, se tale può esser definito, deve assolutamente essere individuato, abbiamo il diritto di difenderci da questo soggetto malvagio e crudele. Purtroppo sono morti dei micini, due in una settimana, ma ne dobbiamo difendere tanti altri che potrebbero fare la stessa fine. Troppi cuccioli di cane e gatto sono morti in passato nella nostra via. È stato terrificante parlare con i residenti e constatare che molti dei loro cuccioli hanno subito lo stesso ingiusto supplizio. E’ inammissibile. Proprio per questo motivo io e mia sorella abbiamo deciso di denunciare il fatto”.

Pochi giorni fa, sempre nella stessa zona, un altro episodio di avvelenamento in via Madonna di Loreto.

Adesso è caccia al killer di cani e gatti, che ha le ore contate e davvero poco da scherzare: per il reato di maltrattamento di animali si rischia fino a un anno e mezzo di reclusione, con multe da 5mila a 30mila euro.

2 settembre, 2015