Gatti fatti e misfatti

A partire dalla giornata mondiale del gatto la mostra di Ylli Plaka ed Enrica Noceto a Vado curata da Donatella Ventura

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Vado Ligure- Proprio nella “Festa nazionale del gatto” ideata ventisette anni fa in Italia dalla giornalista Claudia Angeletti due tra i maggiori artisti nel campo della ceramica -Enrica Noceto e Ylli Plaka- si misurano “ a colpi d’arte” nella mostra “Gatti fatti & misfatti” ospitata nella cornice del Museo Civico di Villa Groppallo a Vado Ligure. D’eccezione anche la curatela scientifica di Donatella Ventura che ha saputo bilanciare le opere esposte in un susseguirsi di ritratti felini declinati secondo diverse angolazioni e svariati “poteri”. Il magnetismo del gatto affonda nella leggenda: già nell’antico Egitto era considerato un animale magico. Ad esempio nel 1.000 a.C. con la XXII Dinastia si venerava già la “dea gatta” Bastet e poi con il dio Ra- che assumeva le sembianze del “grande gatto di Eliopoli” per uccidere il serpente Apep- il felino diventava ufficialmente nel culto il simbolo in grado di sconfiggere il male e le oscurità.

Nell’antica Grecia i gatti proteggevano le navi propiziando i venti favorevoli e allontanando le tempeste. Erano anche cari ad Atena per la loro capacità di vedere nel buio, simbolo di saggezza. Nei Paesi del Nord esprimevano femminilità, indipendenza, armonia. Ancora, in India, la dea della nascita Shasti veniva rappresentata a cavalcioni di un gatto che simboleggiava la fertilità. Un excursus accennato per far capire come dal mito alla rappresentazione fino alla vera arte il passo sia breve. E’ proprio attorno alla simbologia esoterica e magica del gatto che ruota dunque la mostra di Enrica Noceto e Ylli Plaka con una selezione di opere davvero rappresentativa tutta in ceramica, antichissima tradizione del territorio savonese.

Come commentano la curatrice Donatella Ventura e Ylli Plaka “creatura magica, indipendente, soave, scattante e misteriosa il gatto è stato ritratto nel corso dei secoli dai più celebrati artisti della storia dell’arte. Da Leonardo, che lo definì il capolavoro della Natura, fino a Picasso che lo ritrasse come incarnazione della Guerra, passando per Renoir, Klee e tanti altri”. Nell’allestimento proposto a Villa Groppallo sono trentaquattro le opere, diciassette per ogni artista, per dar vita a un percorso che vuole catturare l’interesse e l’attenzione non solo degli amanti dell’arte ma anche di un pubblico ben più vasto cioè di tutti gli appassionati del più diffuso animale domestico, introdotto in Giappone attorno al VII secolo d.C. Tra l’altro Ylli Plaka ha anche delle opere permanenti sul lungomare di Celle Ligure e una a Varazze, ha esposto in importanti mostre in Italia e all’estero, raccogliendo i consensi anche di Luciano Caprile e Riccardo Zelatore, mentre Enrica Noceto ha realizzato personali in Italia, in Francia e in Svizzera e cura attualmente le mostre alla Fornace Alba Docilia, parte integrante del MUDA- Museo Diffuso di Albisola.

Come chiosa la stessa Enrica Noceto “ i gatti sono animali affettuosi anche se non sempre e non con tutti. Sono anche indipendenti, difendono la loro libertà e rispettano quella altrui. Mi piacciono anche per questi aspetti del loro carattere. In mostra presento, non senza la consueta ironia, sedici opere su un totale di diciassette realizzate proprio per questa occasione. Solo uno, il gatto col grande cuore, risale ad anni fa. E’ il primo di una serie, qualcuno direbbe il fondatore della colonia felina. Per questo ho voluto che fosse presente: da lui è nata l’idea di dedicargli una mostra con Donatella Ventura”. Tra gli ospiti dell’inaugurazione anche l’attore e doppiatore Lello Ceravolo che si è misurato in brani scelti, aforismi e nella famosa “Ode al gatto” di Pablo Neruda.

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