Il gatto è l’animale più bello del mondo. È un dato di fatto. E se non siete d’accordo, di là c’è la porta: chiudetela piano quando uscite. È evidente che siete #teamJacob e che vi piace Twilight, pussate via. A parte gli scherzi e le battute complicate che avranno capito quei poveretti che Twilight se lo sono sciroppato davvero, il gatto è uno degli animali più intelligenti, affascinanti e dignitosi che esistano, ma soprattutto è anche uno di quelli maggiormente dotati di “personalità”. Chi scrive di gatti ne ha avuti più di cinquanta e ce ne fosse stato uno che non avesse qualcosa che lo distinguesse nettamente dagli altri! Sono personcine. Alcune culture addirittura li hanno venerati o li venerano ancora. Gli egiziani veneravano Bastet, una dea dalle fattezze feline che rappresentava il sole e proteggeva il faraone, cioè l’incarnazione del dio Ra. I giapponesi hanno eretto il tempio di Gotokuji in onore di un gatto che, secondo la leggenda, avrebbe condotto alla salvezza un signore feudale. E sempre in Giappone esistono alcune isole, come quella di Aoshima, dove vivono più gatti che esseri umani. Purrfect Date è ambientato proprio in un’isola del genere, anche se non necessariamente quella nipponica, ma la sovrappopolazione felina nasconde un mistero…

Qui micio, micio, micio…

In Purrfect Date interpretiamo un giovane ricercatore o ricercatrice (sceglieremo le sue fattezze tra sei diversi ritratti, tre per genere, all’inizio della partita) incaricato di catalogare e accudire i gatti che vivono su quest’isola tropicale per conto del professor Pawpurr, un celebre studioso della razza felina. La stessa sera del nostro arrivo, però, succede l’inaspettato e, dopo esserci addentrati incautamente in un’area pericolosa dell’isola, ci ritroviamo il mattino seguente con la capacità di comunicare coi gatti dell’isola. A quanto pare siamo stati contaminati da un virus che trasforma gli esseri umani in gatti: a questo punto il gioco inizia davvero e il nostro compito più importante sarà scoprire l’antidoto per impedire la trasformazione. Purrfect Date si divide in sei capitoli e durante ciascuno di essi dovremo gestire strategicamente un numero limitato di opportunità: cinque appuntamenti coi gatti, tre indagini e tre tentativi di sintetizzare l’antidoto. Il gioco è effettivamente una visual novel, più che un dating simulator, e le nostre risposte in certi casi possono condurre alla chiusura repentina di un capitolo, impedendoci di sfruttare le altre possibilità e mettendoci sulla via per uno dei diciotto finali diversi previsti.

Purrfect Date potrebbe sembrare un titolo bislacco fondato su un’idea a dir poco strampalata, ma in realtà il piccolo sviluppatore Bae Team dimostra, nel giro di pochi minuti, di sapere il fatto suo. Il gioco è semplicemente scritto benissimo, anche se è completamente in inglese e questo potrebbe allontanare chi ha poca dimestichezza con la lingua straniera. I dialoghi sono frizzanti, scorrevoli e intrisi di ironia e doppi sensi, ma soprattutto non sono per nulla scontati. Anche i famigerati “appuntamenti” coi gatti sono tutt’altro che banali romanticismi a tema felino: temevano qualche dialogo di cattivo gusto, invece servono più che altro a conoscere meglio i cinque gatti protagonisti e, in certi casi, a scoprire qualcosa di più sull’isola. Non c’è posto per la zoofilia o l’umorismo becero, cosa su cui lo script oltretutto ironizza più volte. La vera protagonista è comunque l’isola che, a tratti, ci ha ricordato quella della famosissima serie televisiva Lost. Discutendo con gli abitanti, vengono a galla informazioni e segreti che compongono un mosaico sorprendentemente complicato.

Gatti e misfatti nella recensione di Purrfect Date

È quasi impossibile venire a capo di ogni cosa nel corso di una sola partita: l’avventura dura circa quattro o cinque ore, a seconda delle scelte che si compiono durante i capitoli, ma le numerose alternative garantiscono un buon livello di rigiocabilità, specialmente se si vuole scoprire ogni segreto e leggere ogni dialogo. In una visual novel – un racconto solo limitatamente interattivo, per chi non conoscesse il genere – è difficile riscontrare difetti veri e propri: è un genere molto particolare che punta sulla risonanza con giocatore/lettore. È chiaro che chi odia i gatti, magari perché è allergico o magari perché è brutto dentro, troverà insignificante il concept e le tematiche feline, anche se Team Bae non ha scritto uno semplice elogio al micio, ma una storia decisamente più universale. Se proprio dobbiamo trovare il pelo nell’uovo, bisogna ammettere che lo stile con cui è illustrata l’avventura non ci ha convinti pienamente e che la colonna sonora, per quanto orecchiabile, tende a diventare fastidiosamente ripetitiva.

Digital Delivery
Steam
Prezzo
9,99 €

Multiplayer.it

8.0

Lettori

S.V.

Il tuo voto

Purrfect Date non è un semplice dating simulator coi gatti o una versione felina di Hatoful Boyfriend, ma una visual novel sorprendentemente ricca e complessa che farà breccia nel cuore di chi ama i gatti e le loro idiosincrasie, grazie all’umorismo britannico sapientemente dosato che pervade i numerosi dialoghi. Team Bae è riuscito a bilanciare perfettamente le componenti della narrazione con la storyline principale, peccando forse sul fronte audiovisivo, decisamente meno ispirato della trama.

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