RIVAROLO CANAVESE. Ci sono Scarpuzzella, per tutti Micia, Rollo e Mojito. Tre splendidi gatti dalla vita e dalla storia un po’ particolare che adesso vivono tranquilli, beati e tanto amati in una casa di Rivarolo, ospitati da una coppia che li cura con affetto e devozione.

Scarpuzzella detta Micia

«Micia è stata la prima ad arrivare a casa, undici anni fa – racconta Francesco Grimaldi che con la sua compagna, Patrizia Vanara condivide la passione per i piccoli felini – L’ho presa da una signora di Torre Canavese. In realtà io stavo cercando un siamese, mi piaceva come razza, e avevo messo un annuncio su un giornale». Poi è arrivata la telefonata della signora di Torre: di siamesi neanche a parlarne, però aveva dei bellissimi cuccioli da regalare. «Per curiosità, più che altro, sono andato a vederli – continua Francesco – Ma senza nessun impegno». Evidentemente Francesco non aveva fatto i conti con il fascino e la simpatia di Scarpuzzella che subito, traballante, le è andata incontro. Ed è tornata a casa con lui. Ora è una gattona, regina della casa, che dopo quasi dieci anni di regno incontrastato si sta abituando a condividere la casa anche con altri micioni.

Rollo è arrivato a Natale

«Rollo è arrivato a casa un anno e mezzo fa, sotto Natale. L’ho preso grazie al centro di Rivarolo Le Vibrisse. Alcune volontarie abitano vicino a noi e così abbiamo conosciuto questo, all’epoca, minuscolo gatto, davvero miracolato». Unico della sua cucciolata ad essersi salvato da un attacco probabilmente di una volpe o comunque di qualche animale selvatico, è stato trovato per caso dai volontari delle Vibrisse. «Mi hanno raccontato che sentivano un miagolio disperato, ma non riuscivano a trovare il gattino da nessuna parte. Finalmente, dopo un bel po’ di tempo, sono riusciti ad individuarlo, nascosto tra le foglie, impaurito». Una volta salvato, il passo successivo verso l’adozione è stato breve. Rollo è entrato nella sua nuova famiglia a far compagnia a Micia.

«È un gatto vivace, quando era cucciolo anche troppo, però dolcissimo e con l’età sta diventando sempre più calmo e tranquillo– ricordano ancora Francesco e Patrizia – Ci segue sempre, quasi fosse un cucciolo di cane e vuole sempre starci vicino. È proprio un gatto da coccole e da famiglia».

Mojito, piccola peste

Ma gli arrivi felini in casa Grimaldi non sono finiti qui, c’era spazio ancora per un altro felino, arrivato a luglio dello scorso anno. Anche la storia di Mojito è stata difficile all’inizio. Insieme ad una sorellina è l’unico sopravvissuto di una cucciolata davvero sfortunata. «La mamma aveva la gastroenterite e l’ha attaccata a tutti i figli che non sono sopravvissuti, a parte Mojito e un’altra gattina». I due batuffoli in cerca di cure vengono salvati dai volontari del gattile. «Non era previsto l’arrivo di un altro quattro zampe in casa, ma quando l’abbiamo visto dalle nostre amiche e l’abbiamo preso in braccio la prima volta è scattato qualcosa e non abbiamo potuto resistere. Così siamo tornati a casa tutti insieme».

E anche Mojito è entrato a far parte della grande famiglia. «Lui è ancora proprio un cucciolone, impestato

e vivace come tutti i giovanissimi, ma è simpatico, divertente e affettuoso. È meraviglioso condividere la casa e la vita con questi animali, ci fanno compagnia, ci regalano tanto affetto e tante risate. Fanno assolutamente parte della nostra famiglia».

Sandra Torasso

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