saittaLe Regioni “hanno lavorato con il Governo per un aggiornamento dei LEA che garantisse da un lato maggiori servizi per la comunità, dall’altro più innovazione tecnologica”.
L’ha detto il Coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni, Antonio Saitta (assessore della Regione Piemonte) durante la sua audizione del 30 novembre presso la Commissione Igiene e Sanità del Senato, presieduta da Emilia Grazia De Biasi e alla presenza della relatrice Nerina Dirindin.

Monitoraggio strada facendo sui costi– Tuttavia Saitta, pur ritenendo necessaria “una immediata applicazione “dei nuovi livelli, ha fatto alcune puntualizzazioni sul loro finanziamento. “Abbiamo colto questa occasione di confronto con il Parlamento – ha detto- per sottolineare che lo stanziamento previsto per i nuovi LEA, pari ad 800 milioni, è sicuramente importante, ma per arrivare ad una determinazione esatta dei costi effettivi dei nuovi livelli essenziali bisognerà attivare il necessario monitoraggio strada facendo”. “Siamo partiti infatti – ha aggiunto Saitta – da stime diverse. Le Regioni sono convinte che servano maggiori risorse, ma hanno comunque voluto dare l’intesa sul decreto perché con il Governo si è trovata una modalità che consentirà di misurare esattamente l’entità del costo dei nuovi LEA.

La Commissione quantificherà la spesa esatta- “La costituzione della Commissione Nazionale per l’aggiornamento dei LEA– ha aggiunto- che avrà il compito di seguire l’applicazione e verificare nel dettaglio la congruenza dei fondi e la rispondenza dei LEA alle necessità dei cittadini, facendo anche un lavoro di pulizia che controlli i vecchi LEA evitando servizi superati o duplicazioni”.Secondo il coordinatore degli assessori alla sanità, “al termine del lavoro di questa commissione sarà possibile determinare con precisione il valore dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza e dare anche risposte ai problemi applicativi che sono segnalati da parte delle associazioni dei pazienti in relazione all’introduzione di ticket per alcune particolari patologie su prestazioni che attualmente sono a carico del servizio sanitario. A quel punto avremo dati, condivisi da tutti, e sarà quindi possibile quantificare con esattezza la spesa necessaria”.
“L’auspicio – ha concluso Saitta – è che anche durante l’iter parlamentare possano essere ribaditi, magari nello stesso parere della commissione, queste modalità e queste raccomandazioni, relative anche alla gradualità, che abbiamo espresso nell’intesa sul decreto. Una proposta che mi pare abbia incontrato la sensibilità e raccolto l’interesse della Commissione Igiene e Sanità del Senato”.

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