Lunedì, 26 Ottobre 2015 08:43

cavalloIl Board della FEEVA, il 20 e il 21 ottobre, ha partecipato a due incontri sulla filiera equina a Bruxelles. Fisco e benessere al centro dei lavori.
La Federazione Europea dei Veterinari per Equini (FEEVA) è stata “presente e attiva nelle discussioni” di due importanti appuntamenti europei. A riferirne gli esiti è il Presidente della FEEVA Giorgio Ricardi.

IVA ridotta per l’allevamento e le attività equestri- Il primo appuntamento, il 20 ottobre, è stato una tavola rotonda indetta dal COPA COGECA per l’armonizzazione dell’IVA nella filiera equina. Tra i relatori l’europarlamentare Eric Andrieu; Pekka Pekonen Segretario Generale del Copa Cogeca e Manfred Bergman, Direttore della DG TAXUD (Indirect taxation and tax administration).
Secondo il Copa Cogeca non ci sono giustificazioni per applicare aliquote IVA diverse in Europa sulla base dell’impiego del cavallo. L’allevamento del cavallo è tutto tradizionalmente associato al settore agricolo, di cui costituisce una importante fonte di reddito, pertanto la richiesta alla Commissione Europea è di armonizzare le aliquote riconoscendo la natura agricola di tutta la filiera equina. La Commissione dovrebbe agire con urgenza per autorizzare gli Stati Membri ad applicare un’aliquota IVA ridotta all’allevamento e alle attività equestri, una scelta che non avrebbe un impatto negativo sul mercato interno, piuttosto, affronterebbe adeguatamente la mancanza di chiarezza legale e di semplicità dell’impianto fiscale dell’Imposta.

Ogni cavallo genera 14.000 euro per l’economia UE- Il 21 ottobre al Parlamento europeo si è tenuta una Conference on equine welfare in occasione della presentazione del rapporto ‘Removing the blinkers’, sullo status e sul benessere degli equidi in Europa a cura di World Horse Welfare e Eurogroup for Animals. Presentato (Roly Owers, WHW) il quadro di insieme a livello europeo, con i numeri degli equidi per l’economia europea:ogni cavallo genera, in media 14.000 euro per l’economia della UE. E’ inoltre vitale per l’occupazione nelle aree rurali. macellazione. Altri interventi di: Denis Simonin (DGSanco), Christiane Kiketerp (Rural Development DG AGRI), Hanfried Haring (European Equestrian Federation) e l’eurodeputato Philippe De Backer.

Un vivace dibattito ha contribuito a identificare aree di maggiore importanza per gli stakeholders: identificazione e database – biosicurezza/ controllo malattie – fine della carriera e destinazione finale, benessere trasporto e macellazione.

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