Mercoledì, 22 Luglio 2015 15:44

soldi mouseIl Direttore dell’Agenzia delle Entrate ha fatto il punto sulla fatturazione elettronica. Dal 31 marzo scorso nessuna Pa può disporre pagamenti senza  ‘Fatturapa’.

Il potenziamento operato sul Sistema di interscambio (Sdi) – il gestionale sul quale transitano le fatture elettroniche emesse nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni “si è dimostrato efficace”. L’ha detto il  Direttore dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi, nel presentare le cifre dei flussi della fatturazione elettronica in Commissione Parlamentare di Vigilanza sull’Anagrafe Tributaria. Orlandi ha sottolineando “il consistente aumento degli utenti e dei volumi”: si è passati da una media di circa 18.000 file al giorno, registrata a marzo 2015, ai circa 86.000 file di giugno.

Quantità e qualità dei flussi- Sono aumentati i fornitori che emettono fattura -da 104.000 a quasi 370.000 (+72%)-ed anche le amministrazioni pubbliche che hanno attivato l’ufficio contabilità “virtuale” preposto al ricevimento. Il processo di fatturazione elettronica verso le Pa, prevede che le amministrazioni possano inviare al sistema di interscambio una notifica di esito (non obbligatoria) per comunicare ai mittenti, in seguito alle verifiche di merito, l’accettazione o il rifiuto della fattura. La percentuale media delle fatture accettate, prive cioè di vizi formali, è stata del 73%

Asl e Ao in testa agli Enti Locali- Il Sistema di interscambio, nel periodo 31 marzo 2015 – 30 giugno 2015, ha gestito 4 milioni e 900 mila fatture ad Enti Locali, di cui quasi 2 milioni destinate alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere. Asl e Ao, da sole, generano i volumi più elevati di fatturazione elettronica seconde solo alle Amministrazioni Comunali.

Controllo della spesa pubblica– Alla luce dei dati presentati in Commissione Finanze, Orlandi ha sottolineato che la fatturazione elettronica è uno strumento che mette a disposizione della Ragioneria Generale dello Stato “un enorme patrimonio informativo, di cui la Ragioneria Generale dello Stato dispone per il controllo della spesa pubblica”.

Criticità aperte-
Il Sistema di interscambio non opera la conservazione delle fatture elettroniche che veicola. Al riguardo Orlandi ha ricordato che – oltre ai servizi gratuiti di conservazione offerti Pmi – l’Agenzia per l’Italia digitale “sta procedendo alla stipula di accordi con gli ordini professionali per stimolare l’offerta di strumenti analoghi per i propri iscritti”. La Fnovi ha attivato fin dallo scorso aprile una piattaforma/convenzione piattaforma/convenzione per gli Ordini e gli iscritti interessati dall’obbligo.

Dal 31 marzo del 2015 non è più possibile esigere pagamenti per emolumenti che non siano stati fatturati in modalità elettronica. L’Ente di Previdenza e Assistenza Veterinari – come tutte le casse previdenziali e alcune amministrazioni – non può accettare fatture che non siano in formato elettronico già dal 6 giugno del 2014. In mancanza della fattura elettronica nessuna PA o Ente potrà procedere ad alcun pagamento, nemmeno parziale, delle fatture. Anche i Medici Veterinari liberi professionisti devono fatturare per via elettronica nei confronti di tutte le Pubbliche Amministrazioni.

Normativa di riferimento
Decreto 55/2013- Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica da applicarsi alle amministrazioni pubbliche
LEGGE 24 dicembre 2007, n. 244 – Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2008, commi 209-214)

Il sito FatturaPa.gov

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