razza bovina blu belgaAssolto dal Tribunale di Aosta: si chiude la vicenda giudiziaria che aveva coinvolto un Veterinario Asl, indagato per omessa denuncia di reato.
L’indagine, coordinata dal corpo forestale dello Stato, iniziò a novembre di due anni fa, quando in un’azienda agricola della Valle d’Aosta, militari e funzionari dell’Usl scoprirono un’attività di macellazione clandestina, senza requisiti igienico-sanitari previsti dalla legge e senza autorizzazioni.

Secondo le indagini, alcuni bovini piemontesi di razza “Blu belga” sono stati resi valdostani grazie a marche auricolari e microchip rimossi da mucche autoctone. Altre sei animali sarebbero stati maltrattati e uccisi. Diciassette le carcasse smaltite illecitamente. Il Veterinario era indagato per omessa denuncia di reato da parte di pubblico ufficiale: per la Procura, essendo a conoscenza dell’introduzione nel territorio valdostano dei tre bovini senza elementi identificativi e introdotti in violazione della legge, omise di denunciarne il reato. I bovini piemontesi venivano quindi, secondo l’accusa, macellati per essere commercializzati come carne valdostana: tra gli indagati allevatori e produttori caseari. Gli accertamenti avevano portato al sequestro di animali e alla distruzione di diverse forme di formaggio, prima della loro commercializzazione. L’allevatore era invece indagato per presunta somministrazione illecita di ormoni ai suoi bovini.

L’11 novembre il Tribunale di Aosta ha segnato l’epilogo giudiziario per il veterinario, con la sua assoluzione. (fonte:quotidianocanavese.it)

Per gli altri imputati, il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Aosta ha accolto patteggiamenti ed emesso condanne fino a un anno e quattro mesi di reclusione. Il procedimento si è concluso con la messa in prova di tre indagati e cinque rinvii a giudizio. Il processo si celebrerà nel prossimo mese di aprile 2017 (fonte: quotidianocanavese.it/canavesenews.it).

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