La Dog Blood Donors (DbD) è arrivata a quota 7778 cani donatori. “Un numero davvero interessante di cani registrati e quindi testati per il gruppo sanguigno” – commenta Benedetta Giannini di Almonature, l’azienda promotrice del progetto, lanciato a settembre del 2014, con il patrocinio di ANMVI e FNOVI. Sono circa 500 le strutture veterinarie che hanno aderito fino ad oggi e che l’azienda ha rimborsato per ogni cane testato.
Attraverso la Dog Blood Donors, i proprietari possono candidare il loro cane a diventare un donatore oppure a usufruire del servizio in caso di necessità. Le attività seguono le nuove linee guida ministeriali sulla medicina trasfusionale veterinaria, recentemente adottate con l’Accordo Stato Regioni del 17 dicembre 2015.
“Si sono anche registrate parecchie donazioni e alcune le abbiamo pubblicate sul sito”- continua Giannini. La prima trasfusione di sangue resa possibile dalla Dog Blood Donors fu quella di Lily Rose (donatrice iscritta alla DBD) in favore di Agnese, un meticcio affetto da grave anemia.
Novità dal 1 luglio– Da questo mese, la DBD evolverà verso l’autonomia “ovvero Almo Nature continuerà a gestire il portale quindi a permettere a tutti i Colleghi di registrare cani ma il costo del gruppo sanguigno passerà a carico del proprietario”- spiega Benedetta Giannini che aggiunge: “Almo Nature continuerà però a dare il rimborso di 150,00 euro ai cani donatori qual ora si trovassero nelle condizioni di dover ricevere una donazione ! pertanto per i donatori la sacca di sangue sarà gratuita. Rimborseremo sempre il Medico Veterinario come succede oggi”.
Dal suo lancio ad oggi, la banca dati dei cani donatori di sangue sta facendo parlare moltissimo di sè, in TV e sui giornali, ed è fortemente impegnata nella sensibilizzazione alla donazione, aiutando i Medici Veterinari a far comprendere ai proprietari dei cani con le caratteristiche di idoneità, l’importanza di partecipare al progetto. “Credo sia stato un buon successo speriamo di aver sensibilizzato colleghi e proprietari e che tutti i colleghi continuino a testare cani per l’individuazione del gruppo sanguigno, farlo come prassi e a registrarli sul portale. Questo permetterà ad ogni cane di conoscere il gruppo sanguigno in caso di necessità e continuerà a permettere l’individuazione dei cani donatori”- conclude Giannini
