Roma, 20 lug. (AdnKronos Salute) – Tempo di vacanze e di giornate in spiaggia, e sono numerose le famiglie che non rinunciano a portare con sé anche gli inseparabili amici a quattro zampe. Ma per chi decide di passare la giornata al mare con il proprio cane, ci sono alcune accortezze di cui tener conto: “Anche se potrebbe sembrare superfluo ricordarlo, i cani non sono ammessi in tutte le spiagge, quindi prima di programmare una partenza informiamoci su quali sono quelle che li accettano”, sottolinea all’AdnKronos Salute Marco Melosi, presidente Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani). Se per il cane si tratta della prima volta al mare, il veterinario consiglia di “fargli preventivamente prendere confidenza con l’acqua di fiume o di lago, fare delle prove dove non ci sono onde e lontano dalla confusione del bagnasciuga. Ci sono razze che appena vedono l’acqua ‘impazziscono’, come i Labrador, altre invece che hanno bisogno di abituarsi gradualmente”. “Evitiamo sempre le ore più calde – raccomanda Melosi – anche se il cane sta all’ombra e la giornata è molto calda e senza vento, il rischio del colpo di calore è sempre dietro l’angolo. I cani non sudano come gli umani – spiega – sudano dai cuscinetti plantari e non dalla pelle. Abbassano la loro temperatura corporea solo respirando a bocca aperta, e se il calore è troppo alto potrebbero non riuscirci”.Con le alte temperature bisogna prestare attenzione anche “a farli camminare su tratti di spiaggia bollente, pericolosa sia per i cuscinetti sia per le zone interdigitali delle zampe, prive di pelo. I cani, infatti – ricorda il veterinario – si scottano come noi. Alla fine della giornata è poi opportuno lavarli con acqua dolce”. Se il cane si rifiuta di entrare in acqua “non dobbiamo assolutamente forzarlo – sottolinea Melosi – teniamolo sotto l’ombrellone e bagniamolo spesso, anche con acqua di mare. Ovviamente non deve mai mancare un bella ciotola di acqua fresca da bere”.Ci sono poi cani che tendono a mangiare la sabbia o bere l’acqua del mare: “In questi casi – consiglia – è meglio tenerli sull’asciugamano per evitare disturbi gastrointestinali. Portiamo con noi dell’acqua ossigenata per farli vomitare, ne bastano pochi millilitri”.Quando partiamo per le vacanze, infine, “è sempre bene avere una mappa delle strutture veterinarie più vicine, e conoscere anche i rischi di particolari malattie, come la leishmaniosi, soprattutto nelle isole e nel Sud Italia. In alcune zone, inoltre, la Capitaneria di porto richiede anche la vaccinazione antirabbica, quindi informiamoci bene”, conclude Melosi.

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