Mercoledì, 02 Marzo 2016 14:12

digestatoFirmato decreto sull’uso del digestato in agricoltura. Il Ministro Martina: si migliora la sostenibilità ambientale delle produzioni agricole.

Il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha firmato il  decreto interministeriale che modifica le norme sull’impiego degli effluenti di allevamento. La materia è stata disciplinata fino ad ora dal decreto ministeriale 7 aprile 2006, ma – dopo “una lunga e approfondita istruttoria, a cui hanno preso parte le Regioni, i Ministeri e le Associazioni di categoria”-  il digestato, prodotto dagli impianti di digestione anaerobica, vedrà nuove possibilità di impiego.

Le novità introdotte dal nuovo decreto riguardano in particolare:
a) la possibilità di utilizzare agronomicamente il digestato frutto della digestione anaerobica degli effluenti di allevamento e di una serie di materie tra cui scarti vegetali ed alcuni scarti dell’agroindustria;
b) bipartizione del digestato in agrozootecnico ed agroindustriale;
c) divieto di utilizzazione agronomica del digestato prodotto da colture che provengano da siti inquinati;
d) possibilità per le Regioni di modificare il periodo obbligatorio di 60 giorni di divieto di spandimento degli effluenti, a seconda delle diverse condizioni climatico-ambientali;
e) introduzione di una graduale limitazione all’uso di colture no-food alternative all’utilizzazione agricola dei terreni coltivati;
f) calcolo dell’azoto tramite l’effettivo fabbisogno delle colture.

Il provvedimento è stato a lungo discusso anche con la Commissione europea, che sarà presto chiamata ad esprimersi sulle richieste di deroga per le zone vulnerabili ai nitrati presentate dalle Regioni Piemonte e Lombardia. Il digestato è il residuo del processo di digestione anaerobica derivato dalla digestione di effluenti zootecnici, biomasse vegetali e sottoprodotti di origine animale (SOA).

“Dopo anni di impasse e difficoltà con il decreto – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – si migliora la sostenibilità ambientale delle produzioni agricole, si offrono maggiori possibilità di diversificazione e crescita per le imprese che potranno valorizzare gli scarti di produzione e produrre energia da fonti rinnovabili”.”Insieme al Ministro Galletti – ha concluso Martina – proseguiremo il lavoro già avviato per la revisione della Direttiva Nitrati, in modo da adeguarla ai più recenti studi scientifici in materia”.

Sul decreto c’è il parere positivo della Conferenza Stato Regioni e ora la palla spetta agli organi di controllo per la registrazione e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Impiego del digestato come fertilizzante

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