Mi è capitato più volte di soffermarmi a parlare per strada con delle donne incinta (amiche o parenti) e notare che degli sconosciuti si avvicinassero, come se le conoscessero, e, senza chiedere se potevano farlo, toccassero la loro pancia. In apparenza, il fatto che quelle donne portassero nel grembo un bambino, sembrava dar loro carta bianca per toccare. Altri fanno lo stesso con i bambini nella carrozzina.

È piuttosto sconcertante quando perfetti sconosciuti ci toccano senza alcun motivo apparente o senza che abbiamo chiesto loro di farlo. Eppure, noi facciamo di continuo la stessa cosa con i cani. Senza chiedere permesso entriamo nel loro spazio personale, allunghiamo una mano sulla loro testa, li guardiamo negli occhi e sorridiamo.

Pensiamo di dimostrarci amichevoli in questo modo. Invece, un cane sensibile o nervoso l’interpreta così: “Questo sconosciuto si sta avvicinando a me. È vicino, troppo, troppo vicino! La sua grossa mano sta per arrivarmi sulla testa. Che cosa vuole fare? Mi sta toccando la testa. Adesso mi acquatto e vediamo se va via. Negativo! Mi sono acquattato e lui non ha recepito il messaggio. Mi sta toccando, fissandomi e mostrandomi i denti. Va bene, adesso volto la testa dall’altra parte. Continua a toccarmi. Ok. Adesso sposto lontano tutto il mio corpo così capisce che non rappresento una minaccia per lui e si allontana. È ancora qui. Adesso, inizio ad avere davvero paura. Sollevo un po’ il labbro, almeno così gli faccio capire che non sono a mio agio. Non ha compreso l’avvertimento! Va bene, allora forse capirà con una ringhiata: tutti sanno cosa significa. Grrrr! Non ha ancora capito. Basta, adesso la mia pazienza si è esaurita. Devo proteggermi nell’unico modo che conosco. Ahi! Perché il mio padrone mi ha colpito? Non si è reso conto che ero nervoso e stavo cercando di far allontanare quell’uomo, ma non mi ha ascoltato fino a quando non ho provato a morderlo?”.

Nove volte su dieci i cani si prendono la colpa per questo tipo di comportamento. Se avete un cane che è nervoso in presenza di sconosciuti e reagisce con aggressività quando la gente gli si avvicina, con ogni probabilità avrà manifestato quei passivi segnali calmanti finalizzati a tranquillizzare la situazione le prime volte che qualcuno di nuovo gli si è avvicinato, ma quei segnali sono stati ignorati. L’unica cosa che ha funzionato è stato intensificare l’avvertimento prima ringhiando o scagliandosi contro la persona e poi cercando di morderla.

Adesso, ogni volta che si trova nella stessa situazione, salta subito alla fase d’attacco. Non perderà tempo a mostrarci tutti quei segnali passivi, farà direttamente quello che lui ha visto che funziona. Dal suo punto di vista, solo il tentato morso ha riscosso successo nel tenere alla larga lo sconosciuto.

Tutti noi abbiamo uno spazio personale che ci circonda come una bolla. Alcune persone possono entrare in quello spazio, altre no. A esclusione di quelle persone piuttosto irritanti che hanno il vizio di avvicinarsi parecchio quando parlano con qualcuno, incuranti del fatto che questa persona stia cercando di mantenere le distanze, la maggior parte della gente rispetta le regole dello spazio personale e non lo invaderà senza essere invitata a farlo. Allora, perché mai noi invadiamo di continuo lo spazio del nostro cane?

Questo comporta una notevole pressione, in particolare per un cane nervoso, ma noi esseri umani continuiamo ad attribuire la colpa al cane quando reagisce male. Forse non ci si dovrebbe mai avvicinare a un cane? Ovviamente potete e dovreste essere in grado di farlo, ma in una maniera precisa: invece di allungare la vostra mano sulla testa dell’animale, chinandovi e fissandolo negli occhi, rimanete in posizione eretta, tenete le braccia lungo i fianchi, con le nocche rivolte verso il cane, oppure mettete le mani in tasca e rimanete in questa posizione. Ditegli “ciao”, guardatelo per un attimo, poi distogliete lo sguardo. Guardatelo di nuovo e spostate lo sguardo. Praticate un po’ di linguaggio canino comunicando con lui attraverso quei segnali passivi finalizzati a tranquillizzarlo. Permettete al cane di decidere lui stesso se vi vuole venire a salutare o no. Se si avvicina per annusarvi, leggetelo come un segno promettente. Se non lo fa, allora ha deciso che oggi non ha voglia di conoscervi e dovete rispettare la sua scelta. Spesso devo respingere degli sconosciuti per strada che vogliono avvicinarsi e salutare i miei cani o quelli con cui sto lavorando.

Quando chiedo loro di non farlo, perché il cane è un po’ nervoso in presenza di sconosciuti, mi rispondono: “Oh, non c’è problema, io sono bravissimo con i cani. Mi adorano”. Se fossero davvero comprensivi e bravi con i cani, allora si renderebbero conto del perché sia stato chiesto loro di non avvicinarsi e rispetterebbero i desideri del proprietario o dell’educatore.

Ogni cane è diverso e reagisce alla sua maniera. Quando un cane si sdraia sulla schiena e mostra la pancia, non significa necessariamente che voglia giocare con voi. Se non conoscete il cane o se il cane è d’indole nervosa e si mette a pancia all’aria quando lo salutate, lasciatelo stare. Alzatevi in piedi e allontanatevi un poco, spostando la testa e distogliendo lo sguardo. Un cane, quando si sente a suo agio con voi o con altri, vi consentirà di infrangere qualche regola. Allora  potrete abbracciarlo, accarezzarlo e coccolarlo a volontà perché avrà capito che non rappresentate una minaccia per lui. Ma attenzione perché sta comunque sopportando.

Educatore cinofilo Luca Suman

http://evoluzionecinofila.blogspot.com

[email protected]

https://m.facebook.com/maluevoluzionecinofila

Tel. 3401447161

0 Comments

Leave a reply

©2024 ForumCani.com