Mercoledì, 17 Febbraio 2016 14:08

ecm logoLa Commissione nazionale ECM ha definito la nuova organizzazione. Confermato il Gruppo di Studio dedicato alle libere professioni.

Dopo il rinnovo e l’insediamento, la Commissione nazionale per l’Educazione Continua in Medicina ha definito la propria articolazione interna. La Commissione sarà articolata in  ‘Sezioni’; ‘Gruppi di lavoro’; ‘Comitato di garanzia’; ‘Comitato tecnico giuridico bando 2010’ e ‘Comitati Paritetici di Valutazione per le Convezioni A.ge.na.s./Regioni’.

Lo riferisce una nota della Fnovi, informando che sarà il Presidente FNOVI, Gaetano Penocchio, a partecipare alle attività del gruppo di lavoro delle libere professioni ed a quello relativo alle professioni con carente offerta formativa. Quest’ultimo è stato istituito con determina della CNFC per monitorare le professioni sanitarie con minore offerta formativa e proporre possibili soluzioni per colmare il fabbisogno.

Il primo gruppo, invece, già attivato anche in passato e che ha sempre visto il Presidente Fnovi rappresentare le istanze dei veterinari privati, ha l’obiettivo di “individuare le agevolazioni e gli incentivi per i liberi professionisti in relazione ai costi sostenuti per l’adempimento dell’obbligo formativo”. Il gruppo è inoltre chiamato a individuare gli obiettivi formativi per i liberi professionisti e valutare le attività prodotte dalle altre Sezioni della Commissione per conformarle alle attività dei liberi professionisti.

Il coinvolgimento dei liberi professionisti nel sistema ECM e le connesse problematiche sono state affrontate della Fnovi che ha adottato, con unanime favore del Consiglio nazionale degli Ordini provinciali, la “Dichiarazione di Firenze”. Il documento, risalente al 2010 e tutt’ora vigente, fa chiarezza in merito ai doveri del veterinario privato nel sistema ECM. Le Società Scientifiche più rappresentative del settore veterinario avevano comunicato alla Federazione la volontà di non accreditare nel sistema ECM i congressi internazionali e nazionali ed avevano lamentato i vizi complessivi di un sistema che, applicato alla libera professione, risulta troppo oneroso e difficoltoso da rispettare, ridondante di burocrazia.

Nella Dichiarazione è scritto: “In coerenza con i contenuti degli Accordi tra il Governo, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano che regolano il sistema di Educazione continua in medicina, i medici veterinari liberi professionisti non saranno considerati vincolati agli adempimenti posti in capo ad essi dal sistema ECM, “fino alla definizione di precise garanzie normative ed all’individuazione di agevolazioni sui costi sopportati” (detraibilità fiscale degli oneri relativi alla formazione)”.

Lo stesso documento ribadisce l’obbligo deontologico di aggiornamento professionale permanente- rafforzato dalla recente riforma delle professioni- ma considera l’acquisizione dei crediti ECM ” uno degli strumenti utili a dimostrare il percorso di aggiornamento  è relazionato alla disponibilità dell’offerta formativa”. La mancata osservanza dell’obbligo di aggiornamento professionale permanente costituisce una violazione disciplinare del Medico Veterinario, tanto che la Dichiarazione conclude: “il medico veterinario libero professionista dovrà comunque, quando richiesto dall’Ordine ed in tutti i casi di interesse disciplinare dove vengono ipotizzate condizioni di malpractice, oggettivare e dimostrare i propri percorsi di aggiornamento, che dovranno essere coerenti con il proprio profilo professionale”.

pdfDICHIARAZIONE_DI_FIRENZE_IN_MERITO_AL_SISTEMA_ECM_FIRENZE.pdf8.76 KB

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