È buona regola non arrivare all’ultimo tuffo all’appuntamento con il 730. Se è vero che la scadenza è fissata al 7 luglio (quest’anno prorogabile fino al 23), per lavoratori dipendenti e pensionati sono queste le settimane ideali per cominciare ad ordinare le idee in vista della dichiarazione dei redditi. Proprio mentre sono in arrivo le certificazioni uniche, può essere una buona idea iniziare a tirare fuori dai cassetti scontrini e fatture, bollettini postali e bonifici bancari: tutto quanto, insomma, dimostri le spese sostenute nel 2016 che si vogliono “scaricare”. A cominciare delle detrazioni: le spese, per intendersi, che se inserite nel 730 danno diritto ad una riduzione delle imposte da pagare.SPESE SANITARIE. L’agevolazione varia a seconda del tipo di spesa, ma nella maggior parte dei casi è fissata al 19%. È il caso delle spese sanitarie, a patto che superino i 129,11 euro (la cosiddetta franchigia). Tra queste rientrano visite e prestazioni sia generiche che specialistiche, farmaci e dispositivi medici (compresi occhiali e lenti a contatto): per dimostrarle servono ticket, ricevute, prescrizioni mediche, scontrini o (nel caso dei dispositivi) anche confezioni e fogli illustrativi. Sono detraibili dall’Irpef anche le spese per la non autosufficienza: in questi casi serve pure la certificazione medica attestante l’handicap.ASSICURAZIONI. Per le assicurazioni lo “sconto” del 19% si applica su tre diversi limiti di detraibilità, a seconda del tipo di polizza: 530 euro per le assicurazioni vita, infortuni, rischio morte o invalidità permanente; 1.291 per la non autosufficienza; 750 (novità) per le persone con disabilità grave che stipulano una polizza per garantirsi una rendita alla morte dei genitori. In ogni caso occorre presentare il contratto e le quietanze di pagamento.ASILO. Detrazione del 19% anche per le rette dall’ asilo nido, su un importo massimo di 632 euro a figlio, e per il primo ciclo di istruzione (materna, elementari e medie) dove il tetto massimo è stato portato da 400 a 564 euro. Bisogna avere copia dei versamenti o dei bollettini pagati. Se invece si ha un figlio all’università ad oltre 100 chilometri di distanza da casa, si può detrarre fino a 2.633 euro per i canoni di locazione sostenuti. Serve: copia del contratto di locazione e ricevute dei canoni pagati.FIGLI CHE FANNO SPORT. Per l’attività sportiva dei figli, tra 5 e 18 anni, la spesa massima da portare in detrazione si ferma a 210 euro. Occorrono fattura o ricevuta di pagamento.ANIMALI DOMESTICI. Restano detraibili anche le spese per curare cani, gatti o qualunque altro animale domestico legalmente detenuto. La somma da portare in detrazione (sempre al 19%) deve superare la franchigia di 129,11 euro ma non può oltrepassare il tetto di 387,37. Bisogna aver conservato le fatture del veterinario e gli scontrini dei farmaci.CASA ACQUISTATA O RISTRUTTURATA. Se nel 2016 si è acquistato casa tramite un’agenzia immobiliare, si può detrarre il 19% della parcella fino a 1.000 euro. Se si è acceso un mutuo per comprare o ristrutturare l’abitazione principale, si possono detrarre (sempre al 19%) gli interessi passivi pagati. Servono: il contratto di mutuo, le quietanze di pagamento degli interessi passivi e tutti gli oneri accessori (fatture del notaio e altri costi di intermediazione). Se si è ristrutturato casa, si può detrarre il 50% su una spesa massima di 96.000 euro: il rimborso avverrà in dieci anni. Se i lavori sono finalizzati all’efficientamento energetico, la detrazione sale al 65%. Per le giovani coppie, anche conviventi da più di 3 anni, che hanno comprato casa tra 2015 e 2016 (novità) è riconosciuta la detrazione del 50% delle spese per i mobili. L’importante è aver conservato fatture o scontrini, bonifici bancari o postali, oppure ricevute di pagamento con carta di credito.VIDEOCAMERE E DISPOSITIVI DI CONTROLLO. Per chi nel 2016 ha installato un sistema di videosorveglianza è riconosciuto un credito d’imposta (novità), mentre è prevista una detrazione del 65% per chi ha dotato la propria abitazione di sistemi di riscaldamento e climatizzazione con controllo a distanza (novità). Nel secondo caso, oltre a fatture e bonifici serve anche la certificazione di un tecnico abilitato.COMODATI GRATUITI. Per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito tra genitore e figlio (o viceversa) si può scaricare il 50% dell’Imu (novità), a patto che il comodato sia registrato all’Agenzia delle Entrate e che entrambi gli immobili, quello principale e quello concesso gratuitamente, si trovino nello stesso Comune. Occorre presentare copia del comodato.SPESE FUNEBRI. Per il secondo anno non è più richiesta la parentela con il defunto per scaricare le spese di un funerale, fino a un massimo di 1.550 euro. Basta la fattura della ditta di onoranze funebri.SCHOOL BONUS E ART BONUS. È riconosciuto un credito d’imposta del 65% per chi ha effettuato nel 2016 erogazioni liberali a favore di istituti scolastici o per il restauro e la ristrutturazione di beni storici artistici (novità).LE ALTRE SPESE DEDUCIBILI DELL’IRPEF. A queste spese, si aggiungono quelle che permettono di ridurre il reddito complessivo su cui calcolare le imposte. Sono le cosiddette deduzioni: l’assegno periodico all’ex coniuge, i contributi previdenziali obbligatori o volontari, le spese per colf e badanti, le erogazioni liberali verso enti religiosi, ong e onlus, le spese mediche e di assistenza per chi vive con un handicap, le quote pagate ai Consorzi di bonifica, le spese per l’adozione di un minore straniero, i versamenti per forme pensionistiche complementari,nonché gli investimenti per l’acquisto o la costruzione di immobili da dare in locazione. Anche in questo caso occorre “radunare” tutto ciò che attesta le spese sostenute. Per essere sicuri di non dimenticare niente è possibile scaricare la circolare dal sito dell’Agenzia delle Entrate.

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