In Italia esistono cimiteri adibiti alla sepoltura dei cani. Un segno di profondo rispetto per chi ci ha fatto compagnia senza chiedere nulla in cambio.

La morte del proprio animale domestico è sempre un evento drammatico, soprattutto quando ha condiviso con il proprio padrone un lungo tratto di vita. Tante persone considerano i propri animali da compagnia dei membri della famiglia a tutti gli effetti, tanto da soffrirne, alla loro morte, come se a venir meno fosse un proprio caro. Inutile, poi, dilungarsi sui profondi sentimenti che ognuno prova per gli affettuosissimi cani, amici per eccellenza dell’uomo. Vediamo cosa fare davanti a questo triste evento e, soprattutto, dove seppellire il cane.

I cimiteri per animali

La prima soluzione è quella di seppellire il proprio cane in un cimitero per animali. Seppur non diffusissimi, il loro numero sta aumentando e, ad oggi, in molte città d’Italia è presente questo luogo dedicato alle sepolture degli amici a quattro zampe. Si tratta di un cimitero a tutti gli effetti: occorre rispettare gli orari di visita e ad ogni animale è assegnata una tomba e una lapide. Per accedervi, è necessario produrre il certificato di morte redatto dal veterinario. Il servizio viene garantito per cinque anni, dopodiché i corpi vengono gettati in una fossa comune. Oltre alla difficile reperibilità di questi luoghi, un altro problema è quello relativo ai costi, non sempre accessibili a tutti.

Sepoltura in un terreno di proprietà

Se il cimitero è troppo distante da casa oppure presenta costi proibitivi, la soluzione più gettonata è quella di provvedere alla sepoltura in un terreno di proprietà. Anche in questo caso, però, bisognerà rispettare alcune regole. Innanzitutto, occorre il certificato del veterinario che ne attesti la morte e l’assenza di malattie infettive; andrà inoltre disattivato il microchip. La fossa dovrà essere delle dimensioni adatte a ricevere il corpo del cane, facendo al contempo attenzione a non scavare troppo in profondità, rischiando un possibile inquinamento delle falde acquifere. È assolutamente vietato seppellire i resti dell’animale in terreni demaniali o comunque pubblici.

Ambulatorio del veterinario

Un’altra soluzione, assolutamente valida nel caso in cui non si disponga di terreni né si possa accedere ad un cimitero per animali, è quella di portare il corpo del cane dal veterinario, il quale si occuperà di affidarlo ad una apposita ditta per la cremazione a fronte del pagamento di una modesta somma. Non è possibile chiedere la restituzione delle ceneri perché il cane verrà cremato insieme alle carcasse di altri animali. L’alternativa è quella di affidare direttamente il proprio pet al centro di cremazioni, ma i costi sono elevati.

Adempimenti burocratici

Come per le persone, anche alla morte di un animale domestico seguono alcuni adempimenti burocratici. Innanzitutto, il proprietario deve fare denuncia di morte presso l’anagrafe canina regionale. La comunicazione dovrà essere effettuata, normalmente entro 15 giorni dal decesso (ma alcune Regioni prevedono tempi minori; sarà opportuno informarsi dal veterinario), al Servizio Veterinario della propria Asl, allegando il documento di iscrizione all’anagrafe canina e il certificato di morte firmato dal veterinario (da conservare per almeno due anni). Si ricorda, infine, che la legge vieta categoricamente l’abbandono del corpo dell’animale nei cassonetti dei rifiuti: la pena è una salatissima sanzione economica [1].

note

[1] D. lgs. n. 36/2005.

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