Milano, 27 agosto 2015 – 13:10

Depresso, ha chiesto di incontrare il suo animale, ma il direttore dell’istituto penitenziario ha detto no. «Eppure c’è chi in cella tiene i canarini»

Soffriva di crisi depressive e la psicologa del carcere gli aveva prescritto la pet therapy. Così un detenuto dell’istituto penitenziario di Massama a Oristano, tramite l’associazione Socialismo Diritti e Riforme, ha fatto domanda alla direzione di poter vedere il suo cane. La richiesta però non è stata accettata: «Non può prendersi un provvedimento che poi, a condizioni analoghe, non venga applicato anche agli altri detenuti», ha risposto il direttore Pierluigi Farci.

Manca il regolamento

Ma un altro ostacolo che ha impedito l’abbraccio tra il detenuto e il suo cane, che sarebbe stato un sollievo per l’uomo contro lo stato depressivo, è stata la mancanza di regole scritte per situazioni di questo tipo: «La richiesta non può essere soddisfatta per l’assenza di una regolamentazione che ne determini la precisa natura, le modalità e le finalità», ha spiegato Maria Grazia Caligaris, presidente di Sdr, che ha chiesto una norma chiarificatrice. «Resta, però, un fatto incontrovertibile» ha aggiunto «che è stato possibile non solo far incontrare i detenuti con i cani nelle carceri di Bologna, Livorno, Firenze e Montone, ma addirittura consentire la convivenza in cella con canarini a Padova. E nel 1985 un esponente di Prima Linea, durante il processo, ottenne dal giudice il permesso di incontrare il suo pastore tedesco. Auspichiamo che anche in Sardegna un detenuto possa incontrare almeno un cane, specialmente quando le sue condizioni psichiche sono particolarmente difficili».

27 agosto 2015 (modifica il 27 agosto 2015 | 13:20)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

0 Comments

Leave a reply

©2024 ForumCani.com